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F-35, ecco i costi (stimati) del caccia di Lockheed Martin

La partecipazione italiana al programma per la realizzazione e l’acqusizione dei caccia F-35 prodotti dall’americana Lockheed Martin spacca il Pd. Le divisioni all’interno del partito sulla linea da tenere sulla mozione anti F-35 presentata da Sel e M5S hanno causato il rinvio a domani del voto. Gli esponenti più importanti del Pd si concentrano sulle risorse necessarie per finanziare il programma, che potrebbero, sostengono anche il ministro Graziano Delrio e il deputato Pippo Civati, essere spese per stimolare l’occupazione.

Ma qual è il costo effettivo per il nostro Paese per l’acquisto dei caccia F-35? La risposta l’ha data, in un’intervista di Silvio Lora Lamia di AnalisiDifesa.it, il segretario generale della Difesa, Generale di Squadra aerea Claudio De Bertolis. Ecco i passaggi chiave dell’intervista.

“Un valore che può essere preso a riferimento – spiega De Bertolis – è il cosiddetto costo “Unit Recurring Fly-away”, riferito al solo velivolo nella sua configurazione standard. In questi mesi il Joint Program Office, l’ufficio di programma, sta negoziando l’acquisizione dei velivoli per tutti i paesi partner in LRIP-6, compresi i primi tre F-35A italiani. Al momento, le stime rilasciate dal JPO per i CTOL del LRIP-7 prevedono un costo unitario e attualizzato di 127,3 milioni di dollari (99 milioni di euro; ndr)”.

“Parliamo sempre di costo “fly-away”. Per quanto riguarda gli STOVL, come ho detto l’Italia incomincerà ad acquisirli a partire dal 2015. Per quell’anno il costo stimato del velivolo a decollo corto ed atterraggio verticale è di 137.1 milioni di dollari (106,7 milioni di euro di oggi. Tutte le
stime sono soggette a variazione in ragione del numero di aerei che saranno acquistati complessivamente e dell’andamento dei costi complessivi del programma; ndr)”.


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