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Egitto, nascita e ascesa dei ribelli di Tamarod

Sono molte le incognite sul futuro politico dell’Egitto. Una di queste è il ruolo che reciterà il movimento Tamarod nella ricostruzione delle istituzioni democratiche del Paese.

LA PRIMA VITTORIA
Tamarod (Il Ribelle) è riuscito nel suo tentativo di fare pressione sull’esercito egiziano per espellere dalla guida del Paese l’ex presidente Mohammed Morsi e il suo governo sorretto dalla Fratellanza Musulmana. Ora – secondo la società di intelligence Stratfor – la domanda è se Tamarod e gli altri elementi della ex opposizione saranno in grado di evitare la frammentazione e le lotte intestine che in precedenza hanno giocato un ruolo significativo nella prima affermazione al potere dei Fratelli Musulmani.

LA NASCITA DI TAMAROD
In poco più di due mesi – sottolinea Stratfor – Tamarod ha raccolto abbastanza slancio per giocare un ruolo decisivo nel colpo di stato militare. I militari hanno essenzialmente soddisfatto tutte le richieste del Tamarod – oltre a rimuovere Morsi dalla carica, il Consiglio “islamista” della Shura è stato sciolto, la Costituzione è stata sospesa e il capo della Corte Suprema, Adly Mansour, è si è insediato come presidente ad interim dell’Egitto.

IL PROBLEMA MILITARE
L’ascesa di Tamarod – che per il momento non è strutturato come partito – si è determinata in parte per i fallimenti del governo Morsi, e in parte da problemi strutturali che affliggeranno anche il successore del presidente deposto.
Tra quesi ultimi – continuano gli analisti di Stratfor – il fatto che malgrado una forma apparentemente democratica, a detenere di fatto il potere in Egitto sono i militari.
A questo – per Stratfor – si somma la scarsa lealtà delle forze di Polizia versole istituzioni, il che delegittima spesso l’autorità di chi è al governo e rende il ruolo delle Forze armate ancora più determinante.

Egitto: Moussa “contro Morsi un impeachment popolare” (fonte video: Euronews)



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