Scacciato ogni dubbio per la salute dei cittadini dopo il parere positivo dell’Istituto superiore di Sanità, il governo intende porre fine nel minor tempo possibile al lungo contenzioso che ha impedito sino ad ora la realizzazione del Muos, il radar Usa e Nato in via di costruzione a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
A dichiararlo è il ministro per la Pubblica amministrazione e segretario regionale dell’Udc in Sicilia, Gianpiero D’Alia (nella foto), che sottolinea come “le rassicurazioni dell’Iss sull’assenza di rischi per la salute derivanti dalla presenza dell’impianto di comunicazioni satellitari Muos a Niscemi rappresentano un’opportunità per mettere la parola “fine” su una telenovela durata troppo a lungo, che sta minando la credibilità del nostro Paese e rischia di compromettere le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti”.
La controversia era stata aperta a febbraio scorso dalla decisione del presidente siciliano Rosario Crocetta di bloccare i lavori del sistema di comunicazione satellitare, sul quale pendevano i timori per la salute e l’ecosistema ambientale manifestati dai comitati locali No Muos.
Timori davanti ai quali il Tar di Palermo, in mancanza di studi scientifici maggiormente approfonditi che consentissero di allontanare del tutto il sospetto che le onde elettromagnetiche del radar potessero essere dannose, aveva deciso di non consentire la ripresa dei lavori per completare l’impianto. L’Istituto superiore di sanità ha però fornito ora tutti gli elementi scientifici necessari a scongiurare il paventato pericolo, confinando la polemica su un piano tutto politico.
Da qui le parole del ministro D’Alia, che lancia un appello. “Si riunisca al più presto una cabina di regia con istituzioni nazionali e regionali per superare l’incomprensibile situazione di stallo e onorare gli impegni assunti a livello internazionale, nel pieno rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
