Lo strazio per la tragedia in Irpinia, il Papa a tutto campo e la sentenza della Cassazione sul caso Mediaset in primo piano sui quotidiani di oggi.
“Perdeva pezzi per strada” titola La Stampa di Torino, primi indagati per strage colposa. I pm: verifiche anche su Autostrade. Con il corsivo di Andrea Malaguti “unghie, denti, braccialetti: la pena dei riconoscimenti” e la riflessione di Francesco Manacorda su un “Paese senza manutenzione”. Di spalla invece grande rilievo al dialogo del Papa con i giornalisti sul volo di ritorno da Rio: sui gay, “Chi sono io per giudicarli?”. Apertura ai divorziati risposati. Su Ratzinger: un nonno in casa. Con la riflessione di Luigi La Spina sui politici devoti “spiazzati”.
Repubblica punta invece sulla “folle corsa del bus della morte”, con i particolari sul momento dello schianto: prima del volo il pullman era già danneggiato, l’autista avrebbe tentato di fermarlo. Trentotto le vittime, oggi lutto nazionale. Ampio risalto al caso Berlusconi, oggi in Cassazione, subito la sentenza. “Il Cavaliere – scrive il giornale diretto da Ezio Mauro – sembra orientato a non chiedere un rinvio del giudizio di terzo grado. Alla sentenza è legata la tenuta del governo poiché sia nel Pdl sia nel Pd in molti sono intenzionati a rompere l’intesa in caso di condanna definitiva. E intanto Letta spinge per la riforma della legge elettorale”.
Ancora più incalzante il Corriere della Sera: “Verso il vuoto senza frenare. L’ultimo tragico chilometro sul bus che perdeva i pezzi”. Con la ricostruzione di Bufi e Imarisio e l’invito di Goffredo Buccini a fermare “le carrette della morte”. L’editoriale di Ernesto Galli della Loggia, invece, riflette sul “ginepraio inestricabile” che è l’incredibile dibattito interno del Pd. Mentre Marco Garzonio sottolinea quel “Francesco che siede tra noi, una disarmante normalità” in riferimento al momento di confronto fra il Papa e la stampa sul volo verso Roma. Francesco Verderami invece riporta il monito di Berlusconi ai suoi: “Il governo non si tocca”.
La grande attesa titola il Foglio: “L’eventuale condanna del Cav. non vale, è tecnicamente invalida, è come barare al gioco, la coscienza italiana ha già mandato a monte quella partita. Comunque vada, il supereroe avrà il suo happy ending”. Particolare attenzione alla visita di Letta in Grecia: “Dal pulpito di Atene Letta sparge europeismo sulle ferite di un’Europa sempre più scettica Segni “più” dall’economia. Ma Roma ora è l’unica cancelleria euroentusiasta, tra dubbi franco-olandesi e frenate tedesche. Privatizzazioni in autunno”.
Mentre Il Giornale apre con “Ecco cosa succede se arrestano Berlusconi”, Alessandro Sallusti evidenzia che “la sentenza sul leader del Pdl riguarda l’intero Paese e coinvolge direttamente il governo e il Quirinale. In caso di condanna il popolo di centrodestra non starà a guardare”.
“Il pullman perdeva pezzi” titola Avvenire, sotto al’apertura dedicata al bilancio dellla Gmg di Rio e alla conferenza stampa improvvisata dal Pontefice sul volo di ritorno (ecco l’audio integrale): Francesco a cuore aperto. Il Papa risponde a tutte le domande dei giornalisti: Ior, Curia, ruolo della donna, gay, movimenti, Vatileaks. E traccia un bilancio della Gmg.
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