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La strizza di von Freyberg accelera i primi passi dell’autoriforma dello Ior

Inaugurato oggi il sito web dello Ior, l’Istituto per le opere di religione, “con l’obiettivo di proseguire sulla via della trasparenza”. Il presidente Ernst von Freyberg l’aveva anticipato lo scorso maggio, nel corso della settimana di interviste concesse alla stampa straniera. “Pubblicheremo il bilancio e avremo un regolare rapporto con i media”, assicurava.

La partenza è stata in anticipo rispetto al previsto (1° ottobre, ndr), ma l’attivismo di Francesco ha fatto capire ai vertici della banca vaticana che è meglio non perdere tempo. Tra dimissioni di direttori generali, chirografi che istituiscono commissioni d’inchiesta e richieste di chiusura dell’istituto, von Freyberg vuole fare in fretta. “Nel maggio scorso abbiamo detto che nei mesi successivi ci saremo concentrati soprattutto a concludere con successo il processo Moneyval, e quindi l’adempimento di tutte quelle regole che riguardano il riciclaggio di denaro, e che avremmo creato trasparenza”.

“Vogliamo che sia un Istituto pulito”
Il sito serve proprio a questo, spiega il cavaliere di Malta tedesco: “Lo scopo è di informare i nostri collaboratori, i nostri clienti, la chiesa e l’opinione pubblica che sia interessata, sul nostro istituto, sui nostri obiettivi, sulla nostra riforma e su quello che facciamo nel mondo e su come sosteniamo la chiesa nella sua missione e nelle sue opere caritative”. Il bilancio annuale di chiusura certificato sarà pubblicato a partire da quello di quest’anno. All’interno del sito (dal layout austero) ci sarà la presentazione “dei servizi che rendiamo, l’illustrazione dei nostri clienti, le tappe storiche più importanti dello Ior, il lavoro di riforma che stiamo portando avanti attualmente e le persone che vi lavorano. Il nostro compito – spiega alla Radio Vaticana Ernst von Freyberg – consiste nel condurre lo Ior in modo tale che esso possa rispondere a tutte le norme internazionali, che sia un istituto pulito, che sia un istituto di servizio per offrire al Papa l’opzione di decidere, per quanto riguarda il futuro, la forma giusta dello Ior stesso”.

“Non so come finirà con lo Ior”
Sullo Ior il Papa è stato molto chiaro nel corso del colloquio con i giornalisti a bordo dell’airbus 330 dell’Alitalia che lo ha riportato a Roma da Rio. “Non so come finirà lo Ior, alcuni dicono che forse è meglio che sia una banca, altri che sia un fondo di aiuto, altri dicono di chiuderlo. Mah! Si sentono queste voci. Io non so. Io mi fido del lavoro delle persone dello Ior, che stanno lavorando su questo, anche della commissione. Il presidente dello Ior rimane, lo stesso che era prima; invece il direttore e il vicedirettore hanno dato le dimissioni. Ma questo, io non saprei dirle come finirà questa storia, e questo è bello anche, perché si trova, si cerca. Ma le caratteristiche dello Ior devono essere improntate comunque alla trasparenza e onestà”.

Il Papa azzera i vertici della Chiesa slovena
Intanto, per questioni finanziarie, sono stati decapitati i vertici della chiesa slovena. Il Papa ha infatti accolto le dimissioni (forzate) degli arcivescovi di Lubiana e Maribor. La gestione dissennata delle holding della chiesa locale avrebbe infatti causato un buco di circa 800 milioni di euro. Benedetto XVI aveva autorizzato lo scorso anno un’ispezione canonica, dalla quale sarebbero emerse le responsabilità dell’attuale arcivescovo di Lubiana, Anton Stres, dal 2000 al 2006 presidente del consiglio dell’arcidiocesi di Maribor.


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