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Chi vince e chi perde nel processo Mediaset. Il sondaggio di Formiche.net

La figura politica di Silvio Berlusconi non ha fra i suoi tratti distintivi quello di unire, ma senza dubbio fa discutere come pochi altri, soprattutto quando sono le stesse cronache a porlo al centro dell’attenzione.

Così, la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna in appello a 4 anni di reclusione nel processo per i diritti tv Mediaset ha acceso il dibattito pubblico.

Un confronto fatto di commenti e analisi al quale hanno partecipato attivamente anche i blogger di Formiche.net, che hanno detto la loro sul caso giudiziario dell’anno.

Michele Fronterrè crede che “Berlusconi, condannato o no, è ormai nudo davanti al popolo mite e cheto che ha subito il suo straordinario ascendente“.

Per Giuliano Cazzola  “l’attacco al governo verrà dal Pd”. In ogni caso – sottolinea l’ex deputato – “a vincere sono stati i nemici del Cavaliere“.

Secondo Antonio Capitano, ci saranno pochi mutamenti nel panorama istituzionale e, malgrado un po’ di rumore e forse qualche manifestazione, tutto resterà come prima.

C’è chi come Pietro Mancini vede nelle parole del segretario dei democratici Guglielmo Epifani una reazione scomposta. “Il Pd – commenta – dovrebbe accogliere l’invito a ragionare con calma dei settori più responsabili e affidarsi alla saggezza di Napolitano“.

Per Raffaele Iannuzzi la sentenza concretizza il disegno “dei giudici, del partito de “La Repubblica”, “Micromega”, “Il Fatto” etc. tutti nel caravanserraglio ideocratico e violento” che ce l’ha con Berlusconi per il solo fatto “di esistere“.

Secondo Ettore Bonalbertila lunga guerra politica-magistratura è finita con la vittoria di quest’ultima“.

Mentre Marcel Vulpis dice che “di questo processo mediatico ha “pena”. “Sembrava – scrive – la riedizione di “Untouchables”. Abbiamo fatto la ennesima figuraccia a livello internazionale e nemmeno tutti l’hanno compreso“.

Carlo Violati ritiene che il momento sia delicato e “non si debba giocare col fuoco“. “Spero – aggiunge – che Berlusconi riesca a conservare l’atteggiamento responsabile e non faccia cadere il governo che deve risolvere delle gravissime situazioni di crisi. Se lo facesse avrebbe, forse, più voti di quelli che potrebbe perdere“.

Per Romano Perissinottoi giudici di Roma hanno condannato Silvio Berlusconi alla beatificazione eterna. Il rapporto che lega il nuovo San Silvio ai suoi adepti, già di tipo fideistico, è ufficializzato dal riconoscimento della Cassazione” che lo porterà ad attrarre altri voti.

A detta di Lucio Fava Del Piano, “sembrerà strano, ma il Beppe Grillo che addita Berlusconi causa di tutti i mali è proprio lo stesso Grillo che fino a qualche settimana fa tuonava che destra e sinistra pari sono, che ha rifiutato ogni ipotesi di accordo con il Pd e che, di fatto, ha tenuto Berlusconi politicamente in vita dopo le elezioni di febbraio“.

Dal punto di vista mediatico, invece, scrive Luigi Ricci, “possiamo dire che, in fine dei conti, si sentiva un “vuoto: Emilio Fede, con le sue dirette partigiane e sanguigne, ha segnato la storia di Silvio Berlusconi nell’arena politica”.

Infine Benedetto Ippolito parla di una “sentenza storica“, la “più lunga giornata della Repubblica“, che dovrebbe aprire le porte a una doverosa riforma della giustizia.



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