È il giorno della mobilitazione nazionale contro il Muos e a Niscemi si prepara il clima. Ieri sera otto attivisti sono riusciti a eludere la sorveglianza e, dopo aver scavalcato la recinzione della base militare, si sono arrampicati su 4 delle 46 antenne satellitari. Oggi se ne sono aggiunti altri, una decina di militanti che hanno dato il vita alla protesta. La zona è stata circondata dalle forze dell’ordine. Sul posto, in contrada Ulmo, anche un’ambulanza del 118 e un mezzo dei vigili del fuoco. Attorno alla base, anche molti manifestanti.
Tensione nella serata di ieri
A tarda sera si erano registrati momenti di particolare tensione quando, giunti all’altezza di un presidio, i manifestanti hanno tentato di bloccare una macchina della polizia e hanno rimandato indietro un mezzo dei vigili del fuoco. Dopo circa un’ora ai due mezzi è stato consentito il passaggio verso la base. La protesta è stata organizzata in vista della manifestazione di oggi pomeriggio alle 16,30. Sarà percorso il tragitto che da contrada Vituso conduce fino ai cancelli della base militare statunitense. All’incirca due chilometri all’interno di contrada Ulmo, nel cuore della riserva naturale della sughereta. Una marcia per contrastare la realizzazione della base militare, i cui lavori potrebbero riprendere da un giorno all’altro dopo l’annullamento della revoca alle autorizzazioni decisa dalla Regione.
Le proteste degli attivisti
Uno dei dieci attivisti arrampicatisi questa notte in quattro delle 46 antenne del Muos, intorno alle 11 è sceso, sopraffatto dalla fatica e dal caldo. Sui tralicci rimangono ancora quattro donne e cinque uomini. Fra loro anche un’israeliana. Prima di arrampicarsi sulle antenne, hanno portato con sé uno zainetto, dotato dei viveri necessari per trascorrere ore a un’altezza che varia dagli otto ai venti metri. Turi Vaccaro e Nicola Alboscelli hanno proclamato lo sciopero della fame. I nove manifestanti, dovrebbero porre fine alla protesta solo oggi pomeriggio, quando dalla zona in cui si trovano, passerà il corteo organizzato per la manifestazione “No Muos” prevista per il pomeriggio alle 16,30. Gli attivisti saliti sulle antenne adesso rischiano una denuncia per essere entrati arbitrariamente in una zona militare.