Propaganda politica o solo editoriale pro domo propria? Ecco i fatti che hanno fatto scaturire la domanda.
La conduttrice Rai Caterina Balivo, oltre ad aver subito il furto del nome del suo programma in onda su Rai 2 ad opera di Matteo Renzi, che ne ha fatto lo slogan di una campagna con l’elenco delle cose fatte durante i suoi quattro anni da sindaco, è stata biasimata per aver messo lo zampino nella sloganistica del primo cittadino fiorentino e aspirante sindaco d’Italia.
La vicenda si è svolta su Twitter dove in mattinata il blogger Filippo Sensi (@nomfup) giornalista di Europa e collaboratore de La Lettura, l’inserto culturale del Corriere della Sera, ha fatto notare la curiosa coincidenza dei due titoli, accolta con ironia dalla conduttrice che si dice subito pronta ad ospitare il sindaco di Firenze nel suo programma.
Francesco Comellini si inserisce nel dibattito per ricordare alla Balivo di non essere pagata per fare propaganda.
Il risultato?
La conduttrice di Detto Fatto di propaganda ne ha fatta eccome, ma al suo programma:
“È da stamattina che ne parliamo. Mai lancio di programma fu più pubblicizzato Ahahah”, chiude l’ultimo tweet della conduttrice.
Il 13 settembre alla festa del Pd di Firenze Renzi presenterà la sua campagna “Detto, fatto”.
Occhi puntati tra folla: si potrebbe scorgere la bella Caterina!