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Chi è Claudio Abbado, il senatore che le ha suonate a Riccardo Muti

Claudio Abbado è stato nominato Senatore a vita da Giorgio Napolitano insieme ad altre tre grandi personalità della cultura e della scienza, Renzo Piano, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia.

Abbado è uno dei direttori d’orchestra italiani più conosciuti e apprezzati, ma i suoi meriti non si limitano solo a quelli artistici e musicali – di altissimo livello – ma anche all’impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica a tutte le fasce sociale meno abbienti e meno avvantaggiate. Nel 2005, proprio per contribuire alla diffusione della musica, collabora con l’Orquesta Simòn Bolivar venezuelana, composta da 400.000 giovani musicisti provenienti dai “barrios”, i quartieri più poveri del paese, ai quali è stato dato uno strumento musicale e la possibilità di un’educazione adeguata.

La vita

È nato nel 1933 a Milano e si è conservato al conservatorio nella stessa città. Tra i maggiori meriti c’è l’aver saputo interpretare la letteratura musicale sinfonica operistica alla guida delle orchestre più grandi del mondo. è stato direttore di istituzioni musicali come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker, senza trascurare la creazione di nuove orchestre come la European Union Youth Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Chamber Orchestra, la Orchestra Mozart.

La carriera

Una carriera, quella di Abbado, parallela a quela di un altro grande direttore d’orchestra italiano, Riccardo Muti. Entrambi direttori della Scala di Milano sono stati spesso raccontati come rivali soprattutto dalla stampa. Nel 2008 Abbado ha proposto a Muti una collaborazione, un gesto simbolico in difesa dell’istruzione musicale fortemente trascurata in Italia. Muti ha “prestato”, in quell’occasione, la sua orchestra giovanile Cherubini al presunto rivale Abbado che ha diretto il “Te deum” di Hector Berlioz, in una partitura che ha richiesto un totale di 1000 interpreti tra cui 50 violini, 20 viole, 12 arpe, un esercito di coristi adulti e bambini.

I riconoscimenti

Tra le onorificenze e i riconoscimenti di cui è stato insignito si ricordano la nomina a Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 1984, la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte nel 1997, la Grand croix de la Légion d’honneur, il Großes Goldenes Ehrenzeichen für Verdienste um die Republik Österreich (gran comandante di I classe), la Gran Croce al Merito dell’Ordine al Merito di Germania e la Gran Croce al Merito con placca dell’Ordine al Merito di Germania «per l’alto valore del lavoro artistico svolto a Berlino» nel 2002.


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