L’ansia con cui la Francia sembra voler deporre Bashar al-Assad potrebbe non essere dettata solo da ragioni umanitarie. Dietro l’interventismo di François Hollande in Siria si celano gli strettissimi rapporti economici che legano i transalpini all’Arabia Saudita, intenzionata a disarcionare il regime siriano per espandere la propria influenza in Medio Oriente, come si evince indirettamente da articoli sulla stampa francese.
UN NUOVO ELDORADO
Riyad e la sua regione sono un vero eldorado per le industrie francesi. Dopo i due contratti da 1 miliardo di euro ottenuti da Eads e Thales negli Emirati arabi uniti, si legge su Le Monde, la Francia si è aggiudicata un nuovo appalto per un importo identico allo scopo di modernizzare quattro fregate e due petroliere saudite
UN CONTRATTO ATTESO
La società Odas, che rappresenta gli interessi delle imprese francesi Dcns, Thales e Mbda nel regno, ha firmato in agosto il contratto che dovrebbe entrare in vigore dal primo settembre. Gli industriali attendevano da tempo la finalizzazione di questo accordo, procrastinato per due anni dopo un lustro di negoziati.
I NUMERI FRANCO-SAUDITI
Il sito di informazione ed attualità economica La Tribune precisa che “il cantiere francese dovrà creare una struttura industriale a Jeddah, sulle rive del Mar Rosso“. Inoltre illustra gli importi maturati da ciascuna delle società partecipanti, “DCNS con il partner saudita Zamil (700 milioni di euro), Thales (inferiore a 200 milioni), MBDA equipaggerà le petroliere del suo nuovo sistema superficie-aria a corto raggio della MBDA Simbad-RC (tra 40 e 50 milioni di euro)“.
LA VISITA DI HOLLANDE
Per celebrare la firma di questo accordo, atteso per diversi anni, il presidente Hollande potrebbe recarsi in Arabia Saudita il prossimo autunno. Questo incontro si verificherà in un periodo di nuova sintonia franco-saudita, dopo le tensioni con tra il regno e l’ex presidente Nicolas Sarkozy.
In questo contesto positivo, il gruppo aerospaziale Thales attende la firma del megacontratto Mark 3 per la consegna di nuovi missili di difesa anti-aerea Crotale, i cui colloqui sembrano aver subito un’accelerazione.