L’Italia non prenderà parte all’offensiva statunitense contro il regime di Bashar al-Assad, sospettato di aver usato armi chimiche in un attacco costato la vita a oltre 1300 persone.
Una strage che il dittatore nega, addebitandola ai ribelli, e sulla quale è in corso un’indagine degli ispettori dell’Onu.
Ed è proprio questa la ragione che ha spinto il ministro degli Esteri Emma Bonino a valutare, non senza polemiche, la mancata adesione all’intervento militare dell’alleato americano. Una scelta che potrebbe mutare se le responsabilità di Damasco fossero acclarate e l’Onu desse il via libera – eventualità difficile viste le posizioni contrarie russa e cinese – o si esprimesse in modo più morbido rispetto a una soluzione bellica.
La strategia, l’impegno e le dichiarazioni italiane nella crisi siriana, di seguito nello speciale di Formiche.net:
L’Italia e il difficile equilibrio sul dossier Siria. La posta in palio del fondatore di Formiche, Paolo Messa
Siria, la lezione diplomatica della Merkel a Bonino di Mimmo Pesce
Siria, Obama si ritrova con il cerino in mano ma l’Europa… di Paolo Messa
Cari Letta e Bonino, la nostra priorità resta la Libia di Paolo Messa
Brava Italia, sulla Siria non si sta comportando da Paese zerbino del direttore di Italia Oggi, Pierluigi Magnaschi
Ecco perché l’Italia fa bene a tenersi fuori dalla Siria. Intervista al generale Vincenzo Camporini di Michele Pierri
Siria, bravo Obama. Intervista allo storico Ennio Di Nolfo di Michele Pierri
La Bonino schiera l’Italia contro l’intervento in Siria. Come chiedeva Papa Francesco di Mimmo Pesce