Per i liberi e forti del Pdl è arrivato il momento del coraggio, di quel coraggio che non ebbero nel dicembre scorso quando il convegno delle fondazioni raccolte sotto il nome di Italia Popolare si risolse in una resa a Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere, per quante ragioni possa far valere, è un uomo politico sconfitto dai suoi nemici e finito. Anche se potesse miracolosamente evitare la decadenza, l’interdizione e le condanne che lo aspettano, non troverà mai più un minimo di credito sul piano internazionale.
Chi ha senso di responsabilità non può accettare che vent’anni di storia italiana, in cui il centro destra è stato protagonista, precipitino in un’avventura senza sbocchi. Il destino del Paese è più importante di quello di Silvio Berlusconi.
Giuliano Cazzola