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Alitalia, ecco il piano segreto di Letta con Fs e Fintecna

Soldi pubblici tramite Fintecna, Ferrovie dello Stato e Alitalia chiamate a integrare i network: obiettivo sedersi al tavolo della trattativa assieme a Air France-KLM con la compagnia biancarossaeverde in posizione meno svantaggiosa rispetto a quella occupata oggi. Ecco il piano segreto di Enrico Letta per sbrogliare la matassa legata alla compagnia di bandiera italiana, partendo da un’operazione a costo zero – assicurano fonti governative – che consenta di non risultare sconfitti già in partenza. Tradotto in soldoni, non rischiare di vendere ai francesi a un euro o poco più.

Partita di poker
Dopo vertici allargati e caminettli di discussione ristretti, la consapevolezza che sta iniziando a maturare a Palazzo Chigi va nella direzione di un vero e proprio paracadute da aprire – per quanto possibile – ad appannaggio di ciò che resta del giocattolo nelle mani dei “patrioti” che l’hanno salvata. Fintecna sarebbe (già?) pronta a mettere in sicurezza i conti dell’azienda, osserva su Repubblica Ettore Livini, chiamando “alle armi anche le riserve della Repubblica”. Ma il tempo scarseggia per un’operazione che rischia di essere tardiva oltre che decisamente complicata. Chi dovrebbe farsi carico anche del passivo?

Questione di tempo
In questo senso uno spiraglio potrebbe essere dato proprio dalla volontà governativa sulla scia del “non tutto è perduto”. Infatti il presidente Roberto Colaninno ha riferito ai soci che il Governo sta completando “l’analisi della situazione per definire idonei interventi per la definizione dei quali è stato chiesto un ulteriore e breve lasso di tempo”. Per questo il cda ha deliberato di aggiornarsi alle ore 17 di giovedì prossimo. Inoltre il cda di Alitalia confida, come risulta da una nota ufficiale, “vista la disponibilità manifestata dai soci e dal sistema bancario, che la situazione finanziaria possa essere presto riequilibrata”. Anche se che gli ultimi denari stanziati dai soci per il tramite del prestito convertibile dello scorso febbraio sono stati corrisposti agli istituti creditori.

La mossa di Letta
Ecco allora farsi largo la soluzione “italiana” sponsorizzata dal premier per risolvere, almeno parzialmente, il braccio di ferro sulla compagnia. Quindi stimolare i cosiddetti patrioti mettendoli nella condizione di impegnarsi finanziariamente per rafforzare la compagnia: passaggio propedeutico ad un aumento di capitale in grado di mettere in sicurezza i conti, allestire un palcoscenico a metà strada tra il pubblico e il privato per far presente ai francesi che su Alitalia andrà avviata una trattativa che non è poi così scontata alla voce prezzo di vendita.

Varie ed eventuali
L’altra opzione sul tavolo della difficilissima partita resta quella relativa alla compagnia degli Emirati Arabi, sulla cui bontà (nel merito non in discussione) alcuni analisti osservano che trattandosi di una realtà extra europea accuserebbe limiti da un punto di vista burocratico, oltre che essere da tempo un competitor proprio del colosso Air France-KLM.

twitter@FDepalo


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