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Ecco perché Assad si assegna il Nobel per la Pace

“Il premio Nobel per la pace doveva essere assegnato a me”. Così ha commentato il presidente siriano Bashar al Assad l’assegnazione del premio Nobel per la pace 2013 all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac).

L’Opac è stata incaricata di smantellare l’arsenale chimico del regime siriano. Ma, secondo Assad, nulla di questo sarebbe stato possibile senza la sua buona volontà. In un’intervista con il quotidiano libanese Al Akhbar, Assad ha detto che “la distruzione dell’arsenale chimico è una sconfitta morale e politica”, spiegando che il suo Paese ha fermato la produzione di questo tipo di armi dal 1997.

Il presidente ha insistito che, trattandosi della Siria, è lui il più disposto in favore della pace. Sul vertice Ginevra 2 organizzato nel mese di novembre prossimo, Assad ha detto che “potrebbe aver luogo solo su richiesta della Russia e non vediamo problemi a parteciparvi, a due condizioni: l’organizzazione di un referendum per convalidare le decisioni prese a Ginevra e lo stop a qualsiasi tipo di sostegno ai terroristi (i ribelli, ndr)”. Il Consiglio nazionale siriano, la coalizione che rappresenta l’opposizione, ha già detto che non parteciperà.



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