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Pannella e Staderini, quanto si amano (e si odiano) i Radicali italiani

Che succede nei Radicali Italiani proprio alla vigilia del Congresso? Un nuovo lancio di stracci ufficialmente sulla vicenda della raccolta di firme per i referendum Roma potrebbe essere l’anticamera di ben altro scontro al vertice tra Marco Pannella e Mario Staderini? Ma andiamo con ordine.

Il casus belli
Domenica scorsa, in occasione della consueta conversazione radiofonica con Massimo Bordin, il leader dei Radicali, Marco Pannella, ha parlato della campagna di raccolta firme sugli otto referendum comunali Roma Si Muove dell’estate 2012. Dicendo testualmente che è stata una “balla che hanno raccontato” il fatto “che stavano quasi per raggiungere le 50 mila firme”. E ancora: “Il problema è che credo che nessuno possegga più quelle firme perché quelle firme non erano vicine alle 50 mila ma molto lontane e a un certo punto sono state trasferite da qua a casa del consigliere comunale Magi, io spero che le abbiamo perché ho l’impressione che non fossero più di 26 mila. Se si dice che eravamo a 44 mila su 50 mila ed erano 26 mila è una truffa”.

Parla Staderini
Chiamato in causa in qualità di animatore per parte radicale del comitato “Roma Si Muove”, Marco Staderini, segretario di Radicali Italiani, ha precisato che le firme raccolte sui referendum non sono state 26 mila, “bensì confermo che il nostro conteggio è effettivamente stato di circa 44 mila sottoscrizioni”. Inoltre le firme sugli otto referendum, dopo la presentazione in Campidoglio, sono state conservate per lungo tempo “in numerosi scatoloni all’interno del magazzino del Partito Radicale fino a quando Riccardo Magi non mi ha riferito che più volte Isio Maureddu gli aveva rappresentato – su indicazione del tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco – la necessità di portarle via per esigenze di spazio, altrimenti sarebbero state buttate”. Staderini a quel punto dice di aver chiesto allo stesso Magi (ecco la sua replica su Radio Radicale) di reperire un altro luogo per custodirle, così come poi ha effettivamente fatto, ovvero un “posto gratuito” che Staderini individua in una cantina dell’abitazione della nonna di Magi.

Il web ironizza

Una situazione su cui si è scatenata anche l’ironia del web. Il blog “Se mia nonna” ha ricostruito la vicenda e soprattutto ha costruito un “generatore automatico” di dichiarazioni che verosimilmente Pannella potrebbe fare per attaccare i Radicali. Un esempio? “In realtà le firme di Roma Si Muove non erano 44mila, ma tredici mila di cui cinque illeggibili e nove a matita: Riccardo Magi, poi eletto al Comune, le ha nascoste dentro una vecchia scatola di biscotti Gentilini affinché non venissero contate”.

Conclusioni indiscrete
Secondo alcuni rumors, il merito della questione non sarebbe la parte più significativa della discussione in corso da settimane all’interno dei Radicali, che invece verterebbe su altro, ovvero il Congresso. Pare infatti che Staderini non abbia intenzione di ricandidarsi (per tornare al suo impiego all’Autorità di vigilanza per le Comunicazioni) e Pannella in quel caso non saprebbe più bene come procedere. Radicali Italiani rimane infatti l’unica organizzazione della cosiddetta “galassia radicale” nella quale tutti i militanti si possono esprimere più o meno regolarmente con un Congresso annuale, comitati periodici, e riunioni della Direzione. Svuotare quest’associazione, o “occuparla” soltanto coi fedelissimi pannelliani, potrebbe allontanare altri iscritti, il cui numero è già in calo da anni.

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