Un appello per dare subito all’Europa nuove istituzioni che possano creare una vera identità comune per i cittadini del Vecchio Continente. L’alternativa è la contrapposizione continua di egoismi locali che non potranno che portare all’implosione della moneta unica e quindi dell’Unione europea.
I PRIMI FIRMATARI
A firmare questo manifesto esortativo, al contempo corredato da proposte concrete, sono l’economista Paolo Savona, voce critica delle politiche monetarie di Bruxelles e Francoforte improntate al rigore, e l’editorialista del Sole 24 Ore e già corrispondente per La Stampa a Pechino, Francesco Sisci.
LE RAGIONI E LE PROPOSTE
Nel loro appello, i due spiegano in modo articolato come la frammentazione politica e di interessi degli Stati membri dell’Unione europea sia al momento uno dei gap più forti per un’area del mondo che potrà vincere le sfide della contemporaneità solo se saprà parlare con una voce e sola e bilanciare così il peso economico e politico di Paesi come Stati Uniti, Cina e India.
Per questo, teorizzano la creazione di una Scuola Europea Comune e di quattro Consigli Europei per la politica estera, la difesa, il welfare e l’integrazione dei valori, dell’educazione, della solidarietà e del senso civico, passi propedeutici a un futuro Parlamento o una nuova Commissione Europea, ai quali dovrà essere deputata l’elaborazione di una nuova Unione europea.
LE ADESIONI
Tra le prime adesioni al manifesto di Savona e Sisci ci sono Nicola Tranfaglia, Michele Fratianni, Giuseppe Pennisi, Gianluca Vigo di Torre Bairo, Gualtiero Corsini, Carlo Santini, Marco Stella e Massimo Faccioli Pintozzi, Jiwan Kshetry, Ernst von Fischer, Xiao Lin; Aloisio Gaetani d’Aragona ed altre sono in procinto di aggiungersi.
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