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Le mosse (e le risse) nella Destra in cantiere

Divisi e inutili? Il Barone Tommaso Staiti di Cuddia, illustre dirigente missino pre Fini e pre svolta del predellino, non usa mezzi termini. Dalle pagine del Corriere della Sera venerdì scorso ha lanciato una doppia stoccata all’ex presidente della Camera e a un modo di fare politica che è morto. E certifica che un mondo (quello di ieri) condivisibile o meno, è finito e i tentativi di ricomposizione della destra italiana falliranno. Intanto chi di mollare l’orizzonte a droit proprio non ne vuol sapere, ha deciso di ufficializzare matrimoni e divorzi.

SEPARATI A DESTRA
Primo punto: non ci sarà un unico rassemblement di destra. Fratelli d’Italia e il trio aennino Menia-Storace-Poli Bortone viaggeranno su sentieri paralleli, destinati (forse) a non rincontrarsi. I primi perché convinti di avere la golden share della destra, che rivendicano la rottura con Berlusconi e il Pdl, anche se prima di loro era stata la pattuglia dei ministri finiani a dimettersi. Uno di loro, l’ex sottosegretario all’ambiente Roberto Menia (per la cronaca l’unico nel 2009 a votare contro lo scioglimento di An nel Pdl), annusata l’aria di sfida, ha deciso di ripiegare a destra e di tentare un’operazione pura e credibile con i reduci Francesco Storace e Adriana Poli Bortone. Ma mentre il duo Meloni-La Russa nel tentativo di dare fiato all’Officina per l’Italia sta imbarcando esponenti che di destra non sono (Tremonti, Pera, Allam, Ciochetti, Crosetto), dall’altro Menia e i suoi sotto le insegne del Movimentoxlalleanzanazionale puntano alla sovranità nazionale e a ridisegnare i contorni di un’Europa che imbarca acqua da tutte le parti (Mediterraneo primus inter pares). E oggi a Roma hanno tenuto a battesimo l’iniziativa.

SEGUIRE IL DENARO
Giovanni Falcone usava dire ai suoi sostituti: “Seguite il denaro”. E’ la teoria che qualche giorno fa è stata snocciolata da Ettore Maria Colombo in una lunga analisi politico-finanziaria sul Foglio, dove ha dato conto dei movimenti relativi al patrimonio di An. Ecco il vero nodo della mancata ricomposizione, sostiene. Con l’ex segretario di An Gianfranco Fini che tenterebbe in queste settimane un riavvicinamento.

ROTTURE
Troppo forti le rotture, i veti personali, gli odi seminati dalla nascita del Pdl in poi (anche per la mancanza di un leader vero), quando “il grasso di poltrone e incarichi colava”, racconta con un po’ di amarezza un vecchio dirigente missino. E invece oggi Meloni secondo alcuni starebbe procedendo con una vera lista di proscrizione in mano. Altro capitolo merita l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che in molti davano per certo candidato alle europee con Fdi, come capolista al sud. Ma che, al pari di Ignazio La Russa, non sarebbe entusiasta di sottostare ai diktat dell’ex ministro della Gioventù. La quale, racconta quel vecchio dirigente missino, ha deciso di avviare trattative private praticamente con tutti. Ma con alcuni non ha funzionato. E oggi le destre si presentano: separate e incerte sul futuro.

Ecco tutti gli articoli dedicati alla galassia dei movimenti di destra da Formiche.net:

Vi spiego che destra vogliamo costruire io, Storace, Poli Bortone e Romagnoli. L’intervento di Roberto Menia

La Destra in azione per il post Berlusconi. Di Paolo Falliro

Cosa si muove a destra dopo Fini. Nasce il trio Storace-Menia-Poli Bortone. Di Francesco De Palo

Storace, Menia e Poli Bortone, il trio che si coalizza per contendere la destra al duo Meloni-La Russa. Di Paolo Falliro

Viaggio nelle due convulse destre. Fatti, commenti e analisi. Di Paolo Falliro

Forza Italia guarda al passato, la nuova destra guardi al futuro. Gli auspici di Urso. Di Francesco De Palo.

 



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