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Sardegna, rabbia e solidarietà su Twitter e Facebook

Poche informazioni istituzionali, tantissime in Rete. L’alluvione che sta devastando la Sardegna è l’ennesima prova del prezioso contributo informativo apportato dai social network. Soprattutto in momenti come questi in cui sono le istituzioni a mostrare i propri limiti. Un flusso in continuo aumento si sussegue da ieri su Twitter e Facebook fra segnalazioni dei numeri d’emergenza, l’invito ad aprire le reti wi-fi per agevolare le comunicazioni e le offerte di aiuti e posti letto dove accogliere gli sfollati. Per condividere tutto ciò che è utile per gestire l’emergenza Sardegna è nata anche una pagina (Allertameteosar) su Facebook.

IL RITARDO DELLE ISTITUZIONI
Dall’Espresso a Wired sono in tanti a far notare il ritardo delle istituzioni sarde. Alle 11.30 di questa mattina ad esempio né il sito della Regione Sardegna, né quello della Protezione civile dell’isola facevano alcun riferimento al disastro che ha travolto la Regione.

LA PROTESTA SU TWITTER
E poi c’è la rabbia legata alle possibili cause dell’evento. Cementificazione sfrenata, mancata messa in sicurezza del territorio, e soprattutto assenza di fondi consistenti: per la messa in sicurezza del territorio le regioni hanno stimato un fabbisogno di 40 miliardi di euro ma il governo nell’ultima Legge di Stabilità ha destinato appena 180 milioni per i prossimi tre anni.

Ecco alcuni tweet selezionati da Formiche.net tra protesta e solidarietà per quanto accaduto in Sardegna:



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