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Perché ora i moderati egiziani temono l’isolamento politico

Dopo la cacciata del presidente islamista, l’Egitto si interroga sul suo futuro e soprattutto sul ruolo che i Moderati potranno recitare in uno scacchiere ancora una volta preda di turbolenze e instabilità diffuse. Preoccupazione viene espressa anche dal leader del Partito socialdemocratico Mohamed Abul Ghar, timoroso che la Fratellanza musulmana possa ridurre quella che è già stata ribattezzata la “terra di mezzo”. Dopo la rivoluzione egiziana 2011 Abou El-Ghar ha fondato con alcuni attivisti politici egiziani, tra cui Amr Hamzawy e Daoud Abdel Sayed, il Partito Socialdemocratico Egiziano (sinistra liberale). E’ stato anche portavoce dell’Associazione Nazionale per il Cambiamento vicino a Mohamed ElBaradei, oltre a far parte del cda della Fondazione Sawiris per lo sviluppo sociale.

IL DOPO MURSI
La rivolta popolare contro Mubarak del 2011 ha sollevato le speranze che nei precedenti due decenni sembravano esserci narcotizzate, tra corruzione, nepotismo e un concetto di democrazia a tratti mai veramente espressa. Mohamed Abul Ghar è un medico e, non più giovanissimo (73enne), aveva auspicato che grazie agli sforzi di contenitori politici liberali e di neo formazioni di sinistra non radicale, si potesse lavorare per dare al Paese una prospettiva non islamista, dopo 30 anni di un uomo solo al governo.

FRATELLANZA
Invece le urne hanno premiato l’organizzazione della Fratellanza Musulmana. Adesso dopo lo spodestamento da parte dell’esercito di Mursi, potrebbe profilarsi una tabella di marcia politica per immaginare di andare ad elezioni libere ed eque. Abul Ghar è stato inoltre scelto dalla presidenza ad interim come componente del comitato dei 50 membri, investiti del compito di modificare la Costituzione islamista. Nel voto parlamentare 2011-2012, due terzi dei seggi sono stati eletti con il sistema proporzionale, con liste di partito, mentre il terzo rimanente è andato a singoli candidati. La proposta al vaglio dei “saggi egiziani” è di virare su voti individuali, anche se si teme l’influenza di candidati ricchi dotati di ingenti risorse.

CHI VINCE?
Con un sistema proporzionale, sarebbero avvantaggiati i piccoli partiti moderati. Ma in grande spolvero c’è anche il numero uno dell’esercito, il generale Abdel Fattah al-Sisi, la cui popolarità si è ingrossata proprio dopo aver spodestato Mursi, e potrebbe per questo correre per la presidenza. Ghar teme che i moderati possano essere isolati, sia da una prestazione incoraggiante dei Fratelli Musulmani, sia dal rischio estremismi che non è mai sopito. E anche se il vecchio leader Mubarak viene comunque ritenuto responsabile degli episodi di violenza contro i manifestanti durante la rivolta del 2011, proprio un liberal come Abul Ghar teme che gli interessi commerciali che sotto Mubarak sono stati potenti, possano riguadagnare influenza.

RAPIMENTO GIORNALISTA
Intanto si sono moltiplicate le voci circa il rapimento al Cairo dello scrittore tedesco-egiziano Hamed Abdel-Samad, 41enne che ha 23 anni vive in Germania e ha la cittadinanza tedesca. Sarebbe stato rapito domenica scorsa in occasione di una visita al Cairo. Il quotidiano egiziano “Youm7″ ha riferito che il fratello dell’autore, Mahmoud Abdel-Samad, aveva fornito queste informazioni come fonte attendibile. Tra le forze di sicurezza si fa largo l’ipotesi di un gruppo di estremisti radicali, come riferisce lo Spiegel. Lo scrittore avrebbe lasciato il suo albergo domenica pomeriggio senza la consueta guardia del corpo e senza dire dove sarebbe andato. Tuttavia, stando alla ricostruzione del quotidiano “Youm7”, quando è giunto a destinazione, nei pressi del Parco Azhar del Cairo, ha chiamato la sua guardia del corpo dicendo di essere stato seguito da un’auto nera. Interrompendo poi le comunicazioni.

ISLAMOFASCISMO
Alcuni militanti islamisti la scorsa estate avevano contestato l’autore per i suoi scritti, accusandolo di “islamofascismo” e avviando anche una campagna su facebook che inneggiava a “Wanted Dead! Said Abdel-Samad”. Ragion per cui il ministero dell’Interno da allor aaveva predisposto per Samad un servizio di bodyguard in occasione dei suoi soggiorni in Egitto. Abdel-Samad è autore di diversi libri di saggistica sui temi dell’Islam e della Primavera araba, come la “La Caduta del mondo islamico” e il libro autobiografico “Il mio addio dal cielo”. I suoi sostenitori hanno avviato una petizione sul sito change.org invitando il governo federale è chiamato a fare tutto il possibile per liberarlo.

twitter@FDepalo



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