Da rottamatore a “riciclatore”, da esponente moderato a leader socialdemocratico. Nel suo discorso dal palco di Milano all’Assemblea nazionale del Pd che lo ha ufficialmente proclamato, il neo segretario ha dato prova delle sue doti da camaleonte che gli hanno sinora consentito di tenere insieme e “pacificare” attorno al suo nome un partito variegato, tendendo anche una mano agli ex sfidanti Pippo Civati e Gianni Cuperlo.
L’AGENDA DI SINISTRA
Impossibile non notare come i “consigli” dati da Renzi al presidente del Consiglio Enrico Letta siano vicini a una sensibilità di sinistra, come evidenziato anche dal vice premier Alfano su Rai 3, nella trasmissione In 1/2 Ora, condotta da Lucia Annunziata.
IL FRONTE DEI DIRITTI
Nei punti che il sindaco di Firenze vorrebbe formalizzare come disegni di legge entro la fine di gennaio ci sono infatti temi come il riconoscimento giuridico delle unioni civili anche per le coppie omosessuali, la cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia, lo ius soli, e la modifica della legge Bossi-Fini.
LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Senza dubbio più complessa e difficile da gestire la richiesta riforma degli ammortizzatori sociali, con la quale Renzi vorrebbe creare un nuovo equilibrio tra i garantiti lavoratori di lungo corso e i nuovi precari. Un obiettivo difficile, tanto più perché osteggiato sia dai partner di coalizione del Pd di centro e centrodestra – dai Popolari di Mario Mauro al Nuovo Centro Destra di Alfano – ma anche per l’aperta ostilità che un sindacato come la Cgil di Susanna Camusso nutre nei confronti delle proposte del primo cittadino di Firenze.