Dal 29 gennaio al 27 aprile la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, in via Francesco Crispi, ospiterà la mostra “Libero De Libero e gli artisti della Cometa” a cura di Maria Catalano, Federica Pirani, Assunta Porciani, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione La Quadriennale di Roma.
Una mostra che vuole favorire la conoscenza di uno dei più raffinati intellettuali del nostro Novecento, Libero De Libero (Fondi 1903 – Roma 1981), un innovatore del gusto artistico italiano, grazie a una curiosità e a una intuizione d’impronta cosmopolita che traevano linfa dai suoi numerosi campi di attività: poeta, scrittore, cronista d’arte, sceneggiatore, organizzatore culturale. La mostra, in particolare, ripercorre la straordinaria esperienza di De Libero alla guida della galleria “La Cometa”, esponendo 40 opere di artisti da lui sostenuti e lanciati, che oggi appartengono alla collezione permanente della galleria. Proprio nel corso degli anni Trenta, infatti, la collezione veniva incrementata con un nutrito numero di acquisizioni così da offrire un panorama ben esaustivo dell’arte italiana. Completano la selezione, una serie di ritratti di Libero de Libero, eseguiti dai più importanti artisti del Novecento e provenienti da collezione privata. Accanto alle opere, un nucleo di inediti materiali d’archivio, provenienti dalla Quadriennale, che di recente ha ricevuto dagli eredi di De Libero il suo fondo privato, non ancora accessibile al pubblico per la consultazione.
Al terzo piano del museo, si apre al visitatore un percorso tra dipinti, sculture, disegni di artisti che esposero negli anni alla Cometa, quali Afro, Milena Barilli, Giuseppe Capogrossi, Giovanni Colacicchi, Felice Casorati, Ferruccio Ferrazzi, Nino Franchina, Guglielmo Janni, Carlo Levi, Giacomo Manzu’, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Gino Severini, Alberto Ziveri. È una campionatura significativa – attraverso capolavori riconosciuti e opere inedite o poco note della collezione – che ben rappresenta l’arte alla quale De Libero era interessato, perlopiù a una certa distanza dagli ambienti ufficiali, capace di autonomia di ricerca e aperta al confronto con gli stimoli che provenivano anche da altri paesi, sempre in rapporto dialettico con i valori della tradizione nazionale.
In tre anni di attività (1935-1938), sotto la guida di De Libero e grazie al sostegno della fondatrice, la mecenate Mimì Pecci Blunt, “La Cometa” diventa un autorevole centro di produzione espositiva ed editoriale: trentasei mostre a Roma nei locali in Piazzetta Tor de’ Specchi, una succursale a New York e un’altra a Parigi pronta ad aprire i battenti, una collezione di opere inedite di scrittori italiani con edizioni speciali arricchite dai disegni di artisti. La Cometa arriva a influenzare le scelte delle Biennali veneziane e delle Quadriennali romane, ma, invisa agli organi di regime, è costretta a chiudere con l’arrivo delle leggi razziali.
Il catalogo della mostra “De Libero e gli artisti della Cometa”, pubblicato da Palombi Editori, si avvarrà dei contributi di Giuseppe Appella, Lorenzo Cantatore, Alessandra Grandelis, oltre che delle curatrici della mostra, Maria Catalano, Federica Pirani, Assunta Porciani.
In concomitanza della mostra, la Rai, attraverso la sua direzione Teche, ha prodotto un documentario dal titolo “Gli approdi di De Libero”, di Silvana Palumbieri, che verrà presentato in mostra.