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Bassanini svela i numeri 2013 della Cassa depositi e prestiti

Lo scorso anno Cassa depositi e prestiti ha mobilitato sotto forma di finanziamenti e investimenti risorse complessive per circa 16 miliardi di euro in aumento di circa il 30% rispetto al 2012.

Con l’esercizio 2013 si è chiuso l’orizzonte temporale del Piano industriale 2011 – 2013, che ha superato gli obiettivi inizialmente fissati, nonostante il mutamento significativo del contesto di mercato: le risorse complessivamente mobilitate (finanziamenti e investimenti) da CDP nel triennio sono pari a 56 miliardi di euro, superiori ai 43 miliardi di euro previsti. Per il triennio 2013-2015 il Piano industriale prevede la mobilitazione di risorse da parte di CDP e delle società controllate fino a 87 miliardi di euro, tenendo conto dei recenti interventi normativi (Legge di stabilità 2014) che hanno consentito l’ampliamento della attività di CDP a supporto delle imprese.

Di seguito i dati principali sull’attività e sui risultati preliminari di CDP nel 2013.

ENTI PUBBLICI

Mutui e valorizzazioni immobili pubblici. Nel corso del 2013 sono quasi raddoppiate le risorse messe a disposizione degli enti pubblici, quasi 6 miliardi di euro, rispetto ai 3,3 miliardi di euro del 2012. Al risultato ha contribuito l’attività di anticipazione per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione (gestita per conto del MEF) e l’operatività del Fondo FIV Plus per la valorizzazione degli immobili dello Stato e degli Enti territoriali.

INFRASTRUTTURE

Finanziamenti. Sul fronte delle infrastrutture gli impieghi sono risultati pari a circa 2,2 miliardi di euro, con operazioni di project finance per grandi infrastrutture nel settore autostradale e con il finanziamento diretto dei piani di investimento delle multiutilities locali.

IMPRESE

Anche nel 2013 CDP  ha supportato la crescita del Paese concentrando gran parte degli impieghi in prodotti a sostegno dell’economia cui ha dedicato 8,3 miliardi di euro. Le risorse sono state destinate sia a finanziamenti che ad interventi con capitale di rischio, diretti sia a PMI che a grandi imprese. Rilevano in particolare le risorse aggiuntive per il Fondo Strategico Italiano (2,5 miliardi di euro), i finanziamenti a valere sui plafond dedicati alle PMI (3,2 miliardi di euro) e il sistema export banca con SACE a supporto delle esportazioni e dell’internazionalizzazione delle imprese (1,8 miliardi di euro).
Risultati preliminari patrimoniali ed economici 2013

I DATI

L’incremento di attività di CDP a sostegno dell’economia, sia sul fronte del credito sia su quello dell’equity, emerge dai dati preliminari di fine esercizio. Rispetto al 2012, i crediti verso clientela e banche risultano in aumento di circa il3% (103,3 miliardi di euro a fine 2013) – in un mercato italiano che registra invece in generale una flessione di circa il 6% – e le partecipazioni salgono di circa 2 miliardi di euro (superando così i 32 miliardi di euro).

Sul lato del passivo, lo stock di raccolta postale si attesterà intorno ai 242 miliardi di euro, con una raccolta netta di competenza CDP positiva per circa 3,6 miliardi di euro.

Il cost/income ratio resterà molto contenuto, intorno al 4 per cento.

Il patrimonio netto si dovrebbe attestare oltre i 18 miliardi di euro, con una crescita di circa l’8% rispetto al 2012.

Il margine d’interesse è atteso in discesa a 2,6 miliardi di euro  rispetto ai 3,5 miliardi di euro del 2012, per effetto della preventivata contrazione del differenziale tra tassi attivi e passivi conseguente alla riduzione dei tassi di interesse di mercato. Di conseguenza, il 2013 si dovrebbe chiudere con un utile netto in flessione rispetto al 2012 (2,9 miliardi di euro di cui circa 500 milioni di euro per plusvalenze su partecipazioni di natura non ricorrente), ma superiore agli obiettivi del Piano per il 2013 (2 miliardi di euro).


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