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Sugli F35 l’imbarazzo di Renzi e del Pd

F35

È bastato un rapporto del Pentagono in cui emergevano critiche trasparenti sul programma F35 per riaccendere il fuoco delle polemiche in Italia. E poco male se i generali Usa hanno criticato anche il presunto sbilanciamento produttivo della Lockheed Martin a favore del nostro Paese.

Senza considerare gli impatti sulle relazioni internazionali e sugli investimenti delle imprese nazionali coinvolte come contractor, alcuni parlamentari del Pd (Scanu e Galli) hanno scritto un documento in cui si propone di dimezzare il budget italiano destinato programma al centro delle polemiche sostenendo la bontà dell’Eurofighter, il velivolo europeo alla cui realizzazione partecipa Alenia e che recentemente ha registrato un investimento di 200 milioni per il cambio del radar. I due mezzi non sono paragonabili fra loro ma il punto è politico e investe il neo segretario del Pd.

Renzi infatti non sarebbe rimasto entusiasta della iniziativa “singolare” dei suoi deputati. Il documento non è stato sottoposto alla preventiva attenzione dei gruppi. La stessa Federica Mogherini, che ha la delega su questi temi nella segreteria del Pd, non ne sapeva nulla. A largo del Nazareno se ne dovrebbe discutere mercoledì ma è possibile che Renzi preferisca tenersi lontano da questo fronte polemico che sta provocando una reazione di stizza negli ambienti Usa.

Il dossier probabilmente finirà sulla scrivania di Roberta Pinotti, sottosegretaria renziana alla Difesa e punto di equilibrio fra il partito, le forze armate e le industrie. Il sindaco di Firenze potrebbe far leva sulla dialettica parlamento-governo per smontare un fronte polemico di cui avrebbe voluto fare a meno.

Flavia Giacobbe

direttore del mensile Airpress

redazioneairpress@gmail.com



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