O si ama o si odia, Michela Murgia (foto di Alessandro Cani), le mezze misure non sono contemplate. A respirare l’aria attorno a Sardegna Possibile, coalizione con cui la scrittrice-portinaia si presenta alle regionali di domenica 16 febbraio, ci si sente abbracciati o ci si allontana completamente. Non dipende dal progetto politico, non solo almeno: Michela Murgia non piace agli indipendentisti perché poco indipendentista, al Pd e al Pdl perché troppo categorica e a una parte degli elettori perché arrogante. Ma forse proprio per queste caratteristiche è una temuta e agguerrita concorrente.
UNO SGUARDO AL PASSATO
Ha scritto diversi libri, Michela Murgia, uno dei quali scelto da docenti delle università sarde per la sua attualità sul punto di vista nel mondo del lavoro (“Il mondo deve sapere“) e la trasposizione cinematografica fatta da Paolo Virzì (“Tutta la vita davanti“). Ma la scrittura pare sia stato un incidente di percorso, ha dichiarato Murgia, mentre la passione per la politica c’è sempre stata. Prima dell'”incidente” della scrittura, Murgia ha lavorato come portiere di notte, come telefonista in un call center, come dirigente amministrativo in una centrale termoelettrica. C’è chi la ricorda, nel 2007, mentre raccoglie le firme per Mario Adinolfi segretario del Pd (video in basso) e chi sostiene che abbia “rubato” le idee indipendentiste di ProgRes per usarle nel suo progetto politico. C’è anche chi, come Renato Soru, l’accusa di essere di destra nel non riconoscere differenze tra Pd e Pdl.
PROVE DI COMUNITÀ
Nel 2011, l’allora (solo) scrittrice Michela Murgia, organizza un corso di giornalismo un po’ “estemporaneo” con lo scopo di seguire le elezioni amministrative della città di cagliari, poi vinte da Massimo Zedda (Sel). Incontrando lo stop dell’ordine dei giornalisti, il progetto – per cui sono stati selezionati 25 ragazzi da tutta la Sardegna – si è trasformato in un’occasione per avvicinarsi al mondo del giornalismo, grazie all’apporto di professionisti come Giorgio Pisano, cronista storico dell’Unione Sarda, e ospiti come Giovanni Maria Bellu, ex vicedirettore dell’Unità e ora direttore del sito Sardiniapost. Lorenzo Fazio, l’editore puro di Chiarelettere, e Giorgio Meletti del Fatto Quotidiano visitarono l’isola, sempre in occasione del corso.
Anche “Lìberos, la comunità dei lettori sardi” nasce nel 2011, fondata, tra gli altri, da Murgia per incentivare la lettura e la collaborazione tra librerie, case editrici, biblioteche e cittadini.
INFLUENZE CONTINENTALI
Ritenuta l’ago della bilancia in questa consultazione elettorale, viene accusata di far disperdere voti che, potenzialmente, andrebbero al Pd. In tanti hanno sostenuto la necessità del voto utile, da Matteo Renzi durante gli incontri elettorali a Sassari e Cagliari per Pigliaru, fino a Paolo Virzì, regista di “Tutta la vita davanti” che ha incalzato la candidata su Twitter :
Credo @KelleddaMurgia sia intelligente e nobile. Se capisce che sua lista non ha chance potrebbe rinunciare pro@F_Pigliaru @insopportabile
— Paolo Virzì (@PaoloVirz) 9 Febbraio 2014
Accettare il compromesso e turarsi il naso: me lo dicevano anche al call center. @paolovirz Il futuro non si fa coi passi indietro. #sar2014
— Michela Murgia (@KelleddaMurgia) 9 Febbraio 2014
Mentre è noto il fuori onda “Mi sono alzata alle 7.30 per questo” ad Agorà, su Rai3, che ha acceso le pagine dei giornali locali e non. “Volevo dire quello che ho detto” ha sottolineato la candidata a Repubblica: “Non mi aspettavo che il mio tempo in par condicio venisse sacrificato per rispondere a domande su altri partiti e non sul programma della mia coalizione. Ho fatto lavori di tutti i tipi, dalla telefonista all’insegnante, alla portiera di notte. E’ una vita che mi sveglio alle 7.30”.
Anche Gad Lerner, Lorella Zanardo, Maso Notarianni, Loredana Lipperini e tanti altri volti del mondo “continentale” hanno appoggiato la scrittrice, con dichiarazioni pubbliche nelle loro pagine social.
PROGRAMMA POSSIBILE?
Micromodelli per lo sviluppo delle risorse locali, Agenzia delle entrate sarda e investimenti su cultura e formazione. Il programma di Sardegna Possibile è stato stilato da agosto a oggi attraverso gli incontri con la popolazione in tutto il territorio sardo. Gentes, Comunidades e Progres sono le tre liste che compongono la coalizione murgiana. Nessun appoggio, invece, con gli altri gruppi indipendentisti sardi (Irs, alleato col Pd, e Fronte Unidu Indipendentista, con Pierfranco Devias candidato presidente).
La campagna elettorale di Sardegna Possibile si chiuderà oggi, venerdì 14, nella città di Cagliari, in Piazza del Carmine. Nessun segretario o guru in piazza, ma solo il gruppo musicale cagliaritano Sikitikis e l’invito a tutti i cittadini di partecipare, comunque andranno le cose.
Lo spot elettorale di Sardegna Possibile