Qualcuno ha detto che le coincidenze non esistono, e dunque se la cultura si occupa di temi di attualità guardando al passato non può essere un caso. Ed è forse per questo che il secondo appuntamento dedicato alla Storia dal Teatro Parioli ha avuto come protagonista Margaret Thatcher, la Lady di ferro, unica donna primo ministro inglese, figura politica esaltata o criticata. Così, per decidere se la storia la assolve o la ritiene colpevole, ecco il processo a Margaret Thatcher.
I PROTAGONISTI
Ha abbandonato le scene politiche, ma non quelle salottiere o mondane della capitale. Fausto Bertinotti, ex sindacalista e segretario di Rifondazione Comunista, nonché ex presidente della Camera, era il pubblico ministero, accusatore della Lady di ferro. A difenderla, invece, l’ex ministro dc, Paolo Cirino Pomicino, e il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto. Protagonista della piece, invece, nei panni di Margaret Thatcher, la giornalista Annalisa Chirico, accompagnata dal marito (per l’occasione) Filippo Facci, che ha interpretato Sir Denis Thatcher.
L’improvvisazione è la nota distintiva degli spettacoli, un vero e proprio processo svolto con cura dai protagonisti della serata, impegnati a convincere il pubblico e il collegio giudicante della colpevolezza o innocenza dell’imputato di turno. Nella prima serata era stato giudicato un Winston Churchill alticcio (impersonato da Chicco Testa, presente tra il pubblico). Questa volta il Presidente della Corte, il magistrato e politico Alfredo Mantovano, ha giudicato la controversa Iron Lady. “Sarà l’ occasione per riflettere su importanti riforme in materia sindacale e sul costo del lavoro, tema che oggi interessa la zona euro e in particolare l’Italia”, ha dichiarato Stefano Dambruoso prima della serata, consulente giuridico e giudice al tempo di Churchill.
Sono temi passati? No, affatto. In un contesto fortemente instabile e che richiede una guida saggia ma capace di prendere decisioni il processo a Margaret Thatcher sembra in piena sintonia con i tempi. Riferimenti a Matteo Renzi? No, nessuno, almeno per ora. E poi Renzi non è mica una donna…