Dopo l’intensa settimana delle riunioni vaticane che si sono concluse con la consegna delle porpore ai diciannove nuovi cardinali, l’evento clou di questi ultimi giorni è stata la creazione della Segreteria per l’Economia.
IL NUOVO DICASTERO ECONOMICO
Il nuovo dicastero fa parte delle proposte della consulta cardinalizia incaricata di riformare la curia accettate dal Papa. Francesco, dopo aver letto la relazione preparata dal gruppo guidato dal cardinale Oscar Maradiaga, ha infatti costituito una nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede e dello stato della Città del Vaticano. La nuova Segreteria (che va ad affiancarsi alla Segreteria di stato e alla Segreteria per il Sinodo) avrà autorità “su tutte le attività economiche e amministrative all’interno della Santa Sede”. A guidarlo, il Papa ha scelto (a sorpresa) il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney – sede che lascerà a fine marzo – e considerato un conservatore moderato. Nessun cambiamento, invece, per l’Apsa e per l’Aif. La prima continuerà a essere la banca centrale del Vaticano, la seconda svolgerà “il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina delle attività all’interno della Santa Sede e della Città del Vaticano.
LA LETTERA DEL PAPA EMERITO ALLA STAMPA
E’ stata anche la settimana della risposta del Papa emerito, Benedetto XVI, alle supposizioni di alcuni giornalisti e blogger circa la presunta invalidità della rinuncia pronunciata l’11 febbraio di un anno fa. Scrivendo una brevissima lettera ad Andrea Tornielli, responsabile del portale Vatican Insider, Ratzinger sottolinea che “non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino”, per cui “le speculazioni” in merito “sono semplicemente assurde”. Anche sui misteri circa l’abito utilizzato ancora oggi da Benedetto XVI (la talare bianca, pur senza pellegrina e fascia), il Pontefice già prefetto custode della fede chiarisce che “continuo a vestire l’abito bianco soltanto per una questione di praticità. Lo porto in modo distinto da quello del Papa”.
LA DISCUSSIONE SULLA FAMIGLIA IN VISTA DEL SINODO
Sul tema della famiglia, argomento attorno al quale ruoterà il Sinodo del prossimo autunno, sono intervenuti diversi cardinali. Se l’arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin, invitava ad andare avanti sulla strada indicata dal Papa durante la conferenza stampa aerea di ritorno dalla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, e cioè quella della “prassi ortodossa” , il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, tornava a chiudere ogni porta alla possibilità di concedere la comunione ai divorziati risposati. Il cardinale Reinhard Marx, titolare della cattedra episcopale di Monaco e Frisinga, invece, auspica che il dibattito iniziato nel concistoro straordinario di una settimana fa, possa essere aperto a un vasto numero di teologi.
IL VESCOVO IDEALE DI FRANCESCO
In un lungo discorso davanti alla congregazione per i Vescovi, il Papa ha tratteggiato la figura del pastore ideale, per individuare il quale “non serve la contabilità delle doti umane, intellettuali, culturali e nemmeno pastorali”. In merito ai requisiti essenziali del vescovo – “che deve essere kerigmatico” – , Francesco ha parlato di “integrità umana che assicura la capacità di relazioni sane ed equilibrate”, di “comportamento retto che attesta la misura alta dei discepoli del Signore”, di “preparazione culturale che permette di dialogare con gli uomini e le loro culture”, di “ortodossia e fedeltà alla Verità intera custodita dalla chiesa che lo rende una colonna e un punto di riferimento”, di “disciplina interiore ed esteriore che consente il possesso di sé e apre spazio per l’accoglienza e la guida degli altri”. Infine, gli ultimi due requisiti sono la “capacità di governare con paterna fermezza”, che “garantisce la sicurezza dell’autorità che aiuta a crescere” e “la trasparenza e il distacco nell’amministrare i beni della comunità”.
INIZIANO I RITI DELLA QUARESIMA
Mercoledì prossimo inizierà la Quaresima. Il Papa presiederà il rito delle Ceneri al termine della processione che dalla chiesa di Sant’Anselmo porterà alla Basilica di Santa Sabina, a Roma. La forma della celebrazione sarà quella delle “Stazioni romane”. Da domenica 9 marzo, poi, la curia romana si trasferirà ad Ariccia per gli esercizi spirituali.