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Ecco chi sono i nuovi capi dei vescovi in Germania e Spagna

Cambio della guardia alla guida di molte conferenze episcopali europee. Se in Polonia è stato eletto monsignor Stanislaw Gadecki, arcivescovo di Poznan in sostituzione di mons. Jozef Michalik, a essere particolarmente rilevanti sono le scelte compiute in Spagna e soprattutto in Germania.

IL CARDINALE MARX NUOVO CAPO DEI VESCOVI TEDESCHI

Il nuovo presidente della conferenza episcopale tedesca è il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga. Sessantuno anni, dal 2007 pastore della grande diocesi bavarese, fu creato cardinale da Benedetto XVI tre anni più tardi. Marx è stato eletto al quarto scrutinio, il che indica una notevole diversità di vedute sulla linea da imprimere all’episcopato dopo la stagione di mons. Robert Zollitsch. Smentite tutte le voci che davano per probabile una scelta più sfumata, con l’elezione di una figura non di primissimo piano capace di mediare e tenere insieme le anime della frastagliata conferenza episcopale. Di nomi se ne facevano molti, segno che la rosa era ampia: dal vescovo di Essen, mons. Franz-Joseph Overbeck, a quello di Osnabruck, mons. Franz-Josef Bode. Più staccato, c’era anche mons. Stephan Ackermann, il giovanissimo vescovo di Treviri che si era inserito nel dibattito presinodale invocando un rapido cambiamento all’insegnamento cattolico in fatto di morale sessuale perché “non più compreso dai fedeli”. Circolava poi con insistenza il nome del cardinale Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Berlino, vicino al cardinale conservatore Joachim Meisner e apprezzato per il modo in cui è riuscito a districarsi tra i molteplici problemi che può comportare l’essere vescovo cattolico in una città secolarizzata come la capitale tedesca.

UNA SCELTA NON DI COMPROMESSO

Ma alla fine l’ha spuntata Marx. Esuberante, attivo sui media con frequenti conferenze stampa, ama ben poco il linguaggio del politicamente corretto. A novembre, davanti ai vescovi bavaresi, non ha avuto timore di zittire il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, Gerhard Mueller, accusato di “voler chiudere un dibattito avviato da altri”. Il riferimento era alla discussione presinodale sul riaccostamento dei divorziati risposati ai sacramenti. E anche nei mesi successivi non ha perso occasione per ergersi a capofila del fronte che auspica un’inversione di rotta al Sinodo, anche perché “i sacramenti sono mezzi di guarigione e non strumenti disciplinari”. Era stato proprio lui, due settimane fa, a definire “incontestabile il fondamento teologico” della relazione pronunciata al recente concistoro dal cardinale Walter Kasper. Marx aveva chiesto che il testo fosse messo immediatamente a disposizione di chiunque volesse leggerlo, soprattutto dei teologi.

L’ASCESA DELL’ARCIVESCOVO DI MONACO

E anche a Roma il suo peso sta crescendo, come dimostra la nomina a coordinatore del Consiglio per l’Economia, l’organismo che assieme alla neonata Segreteria per l’Economia curerà i bilanci dei vari dicasteri d’Oltretevere. L’anno scorso era stato anche scelto come rappresentante europeo (il cardinale Giuseppe Bertello è in “quota” curia romana) del cosiddetto C8, il gruppo di porporati che consiglia il Papa sul governo della chiesa universale e studia la riforma della curia.

IN SPAGNA C’E’ LA RIVINCITA DI MONS. BLAZQUEZ

Cambio della guardia anche in Spagna, dove il settantasettenne arcivescovo di Madrid (ormai prossimo all’addio), il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ha concluso il doppio mandato alla guida dei vescovi locali. Come previsto, il successore sarà mons. Ricardo Blazquez, già vescovo di Bilbao e attualmente vescovo di Valladolid. Il neopresidente (72 anni) ha ottenuto 60 voti su 73 al primo scrutinio. Già nel sondaggio consultivo di martedì aveva avuto la netta maggioranza. Mons. Blazquez era già stato capo dell’episcopato spagnolo dal 2005 al 2008, quando fu sconfitto proprio da Rouco Varela per un solo voto. L’elezione di ieri è anche una sorta di risarcimento, dal momento che per prassi ai presidenti viene concesso sempre un doppio mandato.



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