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L’unica banca vaticana sarà l’Apsa, non lo Ior. I progetti del cardinale Marx

Il cardinale Reinhard Marx è già pienamente operativo nel suo nuovo ruolo di coordinatore del Consiglio per l’Economia, il nuovo organismo creato da Papa Francesco che – assieme alla Segreteria per l’Economia – sovrintenderà alle questioni finanziarie della Santa Sede. Intervistato dalla rivista spagnola Palabra, il porporato tedesco parlato di Ior e Apsa, delle innovazioni scaturite dallo slancio riformatore di Francesco e delle sfide che si presentano alla chiesa nei prossimi anni.

IL DESTINO DELLO IOR

Innanzitutto, spiega Marx secondo un’anticipazione dell’agenzia Europa Press, “non è stato ancora deciso” il destino dell’Istituto per le opere di religione: “La commissione istituita la scorsa estate ha presentato alcune opzioni, che devono ancora essere esaminate. Confido – sono ancora parole dell’arcivescovo di Monaco e Frisinga – che nei prossimi mesi si deciderà cosa ne sarà dell’Istituto”. Ad ogni modo, l’obiettivo è chiaro e già delineato: “Vogliamo che d’ora in poi lo Ior non danneggi più la reputazione della Santa Sede”.

“L’UNICA BANCA VATICANA SARA’ L’APSA”

Quanto alle riforme che si prospettano, il neopresidente della conferenza episcopale tedesca chiarisce che “la vera banca vaticana sarà l’Apsa“, cioè l’Amministrazione per il patrimonio della Sede apostolica, e in “breve tempo” sarà definita la questione. L’innovazione più profonda, fino a oggi, è “la creazione di un ministero delle Finanze nella curia. D’ora in poi – infatti – la gestione del denaro sarà trasparente e in conformità con gli standard internazionali”, aggiungendo che “a un certo punto era stato necessario fare pulizia” così da “potersi poi dedicare ad altre questioni importanti”.

DECISIONE ALL’UNANIMITA’ DEL CONSIGLIO DEGLI OTTO CARDINALI

A tal proposito, Marx ha aggiunto che la decisione di istituire la Segreteria per l’Economia  – guidata dal cardinale prefetto George Pell – e il Consiglio per l’Economia è stata presa “all’unanimità” dagli otto porporati facenti parte della speciale consulta outsider, il C8, incaricato di rifondare la curia romana e di consigliare il Pontefice circa il governo della chiesa universale. Tutto è stato deciso per adottare una linea “di trasparenza” sempre più evidente.

“IL PAPA SI COMPIACE NELL’ASCOLTARE PUNTI DI VISTA DIVERSI”

Gli otto cardinali (Marx è l’unico europeo, eccezion fatta per il curiale Giuseppe Bertello), si riuniscono periodicamente (a febbraio si è tenuta la terza sessione di lavori, la prossima cadrà ad aprile in occasione della canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II), e il lavoro si svolge “buon clima”. Il Papa “sta seduto al tavolo tutto il tempo, interviene occasionalmente e introduce punti che non sono all’ordine del giorno e si compiace nell’ascoltare punti di vista diversi”.

IMPRIMERE ALLA CHIESA UN NUOVO DINAMISMO

A giudizio del cardinale Marx, Francesco vuole imprimere alla chiesa “un nuovo dinamismo e già lo sta ottenendo”. Con lui, “si è inaugurata una stagione d’apertura che può dare nuove opportunità”. A ogni modo – precisa – “il Papa si colloca nella tradizione della Chiesa” e “non vuole una rottura”. Quanto al Papa emerito Benedetto XVI, l’arcivescovo di Monaco e Frisinga dice che nel corso dell’ultimo colloquio a febbraio l’ha trovato “molto lucido e attento” e che “la profondità del suo pensiero non è ancora esaurita e rimane una guida importante per il cammino della chiesa”.

“L’INTERVENTO DI KASPER E’ DEGNO DI CONSIDERAZIONE”

Circa la questione della riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati, Marx ritiene che “la chiesa debba continuare e continuerà a mantenere l’indissolubilità del matrimonio”, benché “l’intervento del cardinale Kasper nel concistoro sia degno di considerazione e meritevole di essere dibattuto. In alcune aree, spiega ancora il porporato tedesco, “in qualche famiglia ci si vede solamente su Skype, e questo è terribile”.

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