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Due bombardieri russi intercettati in Olanda

Due caccia F-16 della Koninklijke Luchtmacht olandese si sono alzati in volo dalla base di Volkel mercoledì, per scortare fuori dal proprio spazio aereo due Tupolev TU-95 Bear russi.

Secondo quanto dichiarato alla CNN da Maj Wilko Ter Horst, un portavoce militare dell’Aia, i due bombardieri strategici sovietici avrebbero violato lo spazio aereo olandese senza permesso, ragione che ha portato l’intervento aereo di copertura da parte dei caccia della RNAF.

Una procedura non rarissima, ha spiegato Horst, di routine per certi aspetti, che scatta quando qualsiasi velivolo non identificato entra nei cieli dei Paesi Bassi – solo che si inquadra in un contesto di tensioni tra Nato e Russi, a seguito della crisi ucraina.

I TU-95 hanno poi sorvolato una zona di air policing Nato a nord della Scozia, e dato che non è stata possibile l’identificazione in altri modi, dalla base aerea di Leuchars si sono messi in volo altri due Typhoon della RAF britannica in operazione di scramble – un portavoce dell’Aviazione della regina, ha però specificato che i bombardieri non sono entrati nello spazio aereo scozzese ma sono rimasti nella zona internazionale di responsabilità. 

Il segretario alla Difesa Phil Hammond ha contribuito a minimizzare l’accaduto, ricordando che sebbene lo stato di tensione sia alto, si è trattato di operazioni già effettuate in passato – che tuttavia confermano l’intensa attività militare russa in questo momento.

Anche via mare: all’inizio della scorsa settimana, era salpata da Portsmouth la “HMS Dragon” (destroyer Type 45), per monitorare le attività di un altro cacciatorpediniere, il russo “Vice Ammiraglio Kulakov” (destroyer classe Udaloy). La nave russa si stava avvicinando alle acque britanniche, e la Royal Navy ha risposto secondo i propri protocolli inviando il suo gioiellino in osservazione nell’area a nord della Scozia. La “Dragon”, lanciata nel 2008, è dotata di un’apparecchiatura di massimo livello per la difesa aerea, il Sea Viper air-defence system, in grado di controllare diversi missili in aria contemporaneamente, supportato dall’altrettanto potentissimo sistema radar Sampson – si dice sia in grado di tracciare una palla da cricket in volo a mach 3.

Provocazioni, attività di controllo e deterrenza, in cui i russi sono maestri: nervi e muscoli da mostrare. Giorni fa, Guido Olimpio aveva raccontato sul CorSera, l’intensa attività del rimorchiatore d’altura “Nikolay Chiker” che da almeno un paio di mesi staziona su e giù per le coste della Florida. Il “Chiker” è normalmente usato dalla marina russa per attività di sponda con sottomarini o navi spia. Circostanza che porta a pensare al dispiegamento di qualche sommergibile nucleare nelle acque dell’Atlantico, al largo degli Stati Uniti. Nella regione si trova anche, da tempo, la nave spia “Viktor Leonov” e secondo alcuni esperti il rimorchiatore avrebbe avuto con questa un appuntamento: magari un rifornimento, visto che con i 50 marinai sarebbero state imbarcate in stiva scorte «robuste». La Leonov fa sue e giù tra Cape Canaveral – base Nasa – e i Caraibi, fino al quadrante antistante Kings Bay, stanza dei sottomarini americani della Seconda Flotta: un’attività che potrebbe portare a pensare ad una missione di spionaggio a cui “Chiker” fa da supporto.

 

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