Possono piacere o dispiacere. Si possono apprezzare o meno. Le loro idee si possono condividere o no. Ma un merito non secondario va loro riconosciuto. Mentre molti politici vellicano per puro spirito elettoralistico gli umori anti Europa e anti euro che nascono anche dalla recessione e dalla disoccupazione – effetti nefasti indiretti della teutonica austerità – loro da tempo e senza finalità politico-partitiche si sono fatti robusti alfieri di possenti eppure ragionate teorie su come sia cosa buona e giusta ripensare dalle fondamenta l’unione monetaria europea, prospettando soluzioni da piano B per superare l’euro.
Fantapolitica? Si vedrà. Quello che è certo è i tre prof. in questione – Alberto Bagnai, Claudio Borghi e Antonio Maria Rinaldi – sono stati corteggiati a lungo da movimenti e partiti politici. Ma solo uno si è fatto sedurre: Borghi è un candidato di spicco alle Europee per Lega.
Che il movimento di Matteo Salvini stia assecondando umori popolari anti euro per corroborare i consensi alle elezioni del 25 maggio, cercando di far dimenticare le tribolazioni vissute dal Carroccio oltre che passate infatuazioni per una macroregione europea legata alla Baviera, è indubbio. Ma come ha spiegato ieri in un post sul suo blog Alberto Bagnai, è stato Salvini a “sposare” le tesi di Borghi, più che il contrario. Per questo Bagnai si appresta a votare Borghi alle Europee, dopo che in un recente passato sia il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sia Gianni Alemanno per Fratelli d’Italia-An hanno invitato l’autore del “Tramonto dell’euro” a diversi convegni e seminari (qui il profilo di Bagnai che suscitò un botta e risposta con l’autore dell’articolo Edoardo Petti). Ma evidentemente, come sottolineato da Rinaldi in un post che fa ancora il giro della Rete, il programma sull’euro dei grillini è piuttosto vago e non convince i prof. anti euro.
Ma se Bagnai ha detto per chi voterà, che cosa farà Rinaldi? La firma-blogger di Formiche.net, contattato ieri sera dal direttore Michele Arnese, ha promesso a breve un post chiarificatorio su questo sito. Anche dopo la partecipazione di Rinaldi al congresso di Fratelli d’Italia-An in cui elogiò le parole di Giorgia Meloni. Ma, a sorpresa per alcuni addetti ai lavori, il nome di Antonio Maria Rinaldi non compare nelle liste di FdI-An alle Europee. Qualche indizio sulle intenzioni di Rinaldi si può evincere da un tweet in cui ha cinguettato che “Borghi è il garante anti euro”.
Ma sarà il prossimo post di Rinaldi su Formiche.net a svelare la “dichiarazione di voto” del prof.
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