Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Che la P.A. vada riformata, è una cosa ovvia, che la Confedir chiede da anni, senza alcun riscontro. Ma pensare di modificarla a colpi di tweet o di qualche migliaio di e-mail, significa pensare di possedere la lampada di Aladino.
BRUNETTA E DINTORNI
Manipolare la P.A. senza troppe cautele può produrre danni devastanti.
Brunetta docet: la sua riforma, che avrebbe dovuto premiare il merito e punire l’ignavia dei (pochi) sfaccendati, nei fatti ha determinato il blocco della premialità e lo sconcerto (per usare un termine lieve) negli uffici e nelle corsie.
IL MITO DEL RUOLO UNICO
Se si vuole riformare sul serio la P.A. occorre partire da un dato di fatto l’organizzazione dei ministeri è profondamente diversa da quella delle altre aree dirigenziali. Ad esempio, il ruolo unico esiste già in 4 aree dirigenziali (II-III-IV-V) ma manca nelle restanti aree: I-VI-VII-VIII e negli enti i ex art.70 d.lgs.165/01.
Per essere più chiari, il ruolo unico esiste già nelle Regioni, Enti Locali e Sanità. Non esiste nei Ministeri, nelle Agenzie fiscali, EPNE, Università, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ENAC.
Pensa, Renzi, di riuscire ad introdurlo a colpi di tweet ed a colpi di e-mail?
ECCO DOVE I DIRIGENTI SONO DAVVERO TROPPI
Il presidente del Consiglio ha anche dichiarato che i dirigenti sono troppi. Noi concordiamo con lui… e diciamo che ciò è vero soprattutto in sanità. E’ mai possibile che 120mila professionisti sanitari dipendenti siano tutti stati considerati dirigenti e non professional di alta qualificazione, come in realtà, nella gran parte, sono?
CONSIGLI AL PREMIER
Forse, caro Presidente, andrebbero cambiate le norme (d.lgs.502/92 e s.m.i.) che hanno istituito la dirigenza sanitaria, suddividendo invece – per il futuro – la carriera dei laureati sanitari in due distinte articolazioni: i professional ed i dirigenti propriamente detti, ovviamente salvaguardando gli attuali livelli economici, perché peculiari sono le funzioni e le responsabilità cliniche! Ma, tutto ciò, deve essere frutto di una specifica trattativa sindacale, che avvenga congiuntamente con il Ministero della Funzione Pubblica e della Salute.
La vedremo, un giorno?