Il dado è tratto, o quasi. Quello che Formiche.net aveva preconizzato (Corrado Passera sta studiando da anti Matteo Renzi, scrivevamo alcune settimane fa), si sta chiarendo giorno dopo giorno, o – se si preferisce – intervista dopo intervista.
Così, dopo le indiscrezioni sulla prossima kermesse del movimento passeriano Italia Unica per il 14 giugno, oggi è arrivata una seconda intervistona dopo quella di alcuni giorni fa del Corriere della Sera. Al quotidiano la Stampa l’ex capo azienda di Poste e Intesa ha confessato di non sentirsi il federatore del centrodestra diviso perché non vuole sentir parlare di federazione, ma è pronto a federare i moderati. Ovvero: voglio essere il leader di un nuovo centrodestra, non formato dagli attuali partiti di centrodestra.
Ecco le parole precise di Passera: “Io non credo alla federazione, credo che si debba avere il coraggio di una grande proposta innovativa“. E poi ha snocciolato in sintesi il programma che ha illustrato nel corso della presentazione del suo movimento Italia Unica all’Aranciera di San Sisto a Roma. Mentre il prossimo appuntamento si terrà agli Studios di via Tiburtina a Roma.
Dunque, di fatto, l’ex ministro dello Sviluppo economico del governo Monti, e già sostenitore di Romano Prodi, intende rottamare gli attuali leader e partiti del fronte conservatore per creare un nuovo rassemblement moderato, popolare e liberale.
Il verbo passeriano potrebbe avere ascolto innanzitutto tra chi alle scorse europee si è astenuto, non riconoscendosi nell’offerta politica di Forza Italia, Ncd/Udc e Scelta Europea. Proprio settori di Scelta Civica che non guardano al centrosinistra renziano come prospettiva politica stanno osservando con interesse le mosse di Passera, così come ambienti dell’imprenditoria, del management e della finanza milanese stanno collaborando sottotraccia alla rete che sta allestendo Passera, tanto da consigliarlo a volte di candidarsi a sindaco di Milano, più che di guarda a Roma.
Mentre finora l’attivismo dell’ex banchiere di Intesa viene giudicato con fastidio e malignità sia da esponenti del Nuovo Centrodestra (diverso appare l’atteggiamento pubblico dell’Udc), tanto che Angelino Alfano non ha lesinato critiche a Passera (qui il video con il passaggio sull’ex banchiere nel corso dell’intervista a Lucia Annunziata) ed esponenti di rilievo di Forza Italia, come Maurizio Gasparri, non hanno esitato anche oggi a sbeffeggiare Passera con un tweet del genere, rispondendo a Formiche.net che rilanciava un appello per un centrodestra unitaria che possa unire le forze e non dividerle: “Passera chi? Ma chi se lo fila, nuovo trombone, voti zero”.
Eppure tra i passerotti, come vengono chiamati i collaboratori più vicini al leader di Italia Unica, si guarda con ottimismo all’evoluzione politica, anche alla luce di una sorta di patto a due fra Forza Italia e Lega che giovedì pomeriggio 29 maggio vedrà in una conferenza stampa congiunta Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. La deriva radicale di Forza Italia, secondo ambienti di Italia Unica, può aprire spazi inediti per una nuova formazione politica moderata, popolare e liberale.
Sarà cosi?