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ATR, finisce l’era di Bagnato e inizia quella di de Castelbajac

ATR, società paritetica tra Airbus Group e Alenia Aermacchi, ha un nuovo amministratore delegato. Si tratta del quarantatreenne francese Patrick de Castelbajac, che ha preso il posto di Filippo Bagnato, il cui mandato quadriennale è scaduto a fine maggio.

L’OPERA DI BAGNATO

Bagnato ha cominciato la sua carriera aeronautica nella società missilistica europea Mbda, partecipata al 25% da Finmeccanica, per poi passare a Baker & McKenzie, in qualità di legale. Nel 2010 è stato nella direzione commerciale di Airbus, come responsabile nella negoziazione dei contratti.

LE MISSIONI DELL’AD USCENTE

Filippo Bagnato ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di ATR dal 2004 al 2007 e poi dal 2010 ad oggi, ottenendo importanti successi commerciali, non da ultimo il superamento dei 100 ordini nei primi quattro mesi del 2014. Durante la sua guida, la società di Tolosa è diventata leader mondiale nel settore dei velivoli regionali, con una base clienti composta da compagnie aeree di quasi tutto il mondo.

LEADERSHIP DI MERCATO

Dall’inizio dell’anno le vendite della serie -600, l’ultima lanciata dal costruttore italo-francese, rappresentano infatti circa l’80% dell’intero mercato dei velivoli regionali sotto i 90 posti. I risultati commerciali raggiunti nei primi 4 mesi del 2014 hanno superato quelli di tutto il 2013, quando le vendite per l’ATR -600 sono arrivate a 89 unità, confermando che il velivolo rappresenta la soluzione preferita degli operatori.

NUOVE SFIDE

Al nuovo ad Patrick de Castelbajac spetterà il compito di continuare questi record e, azionisti permettendo, di portare avanti il progetto – fortemente voluto da Bagnato – di un nuovo velivolo regionale turboelica, per cui – aveva più volte sottolineato l’ex ad – “esiste un forte interesse da parte del mercato”. Il progetto per il nuovo programma, che vederebbe coinvolti sia i siti Airbus Group di Tolosa, che quelli campani e pugliesi di Alenia Aermacchi, era stato sottosposto al vaglio degli azionisti a fine 2012, ma ancora non c’è stato un pronunciamento al riguardo.


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