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Chi sono i finiani che (non) seguono la nuova avventura di Gianfranco Fini

“L’Italia che vorresti, la tua idea per la destra che non c’è“. E’ lo slogan con cui l’ex presidente della Camera e leader di An Gianfranco Fini, sul sito partecipa.info, invita giovani e sostenitori all’assemblea convocata a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’EUR, per il prossimo 28 giugno. Obiettivo rilanciare le sorti della destra, “quella che non si riconosce né nella declinazione berlusconiana né in quella di Fratelli d’Italia”.

GLI SLOGAN

Ascoltare gli elettori delusi e disorientati dall’attuale condizione della destra, e più in generale, del centrodestra per rivolgersi ai cittadini più che al ceto politico. Questi gli obiettivi dell’assemblea che sarà autofinanziata con un contributo volontario. “Nella mia introduzione – evidenzia Fini a Formiche.net – indicherò i temi che reputo meritevoli di approfondimento ma poi lascerò spazio a idee e suggerimenti dei partecipanti”.

IL SECONDO TEMPO

Il secondo tempo dell’assemblea sarà quello di costruire le “Primarie per il programma”, che verranno replicate in ogni regione e al termine del “giro d’Italia” sarà riconvocata. “Una destra moderna, europeista e non populista non solo è possibile ma è anche ciò che serve all’Italia”, osserva Fini, “purtroppo il centrodestra continua a discutere della leadership, delle alleanze e non dei contenuti della politica con il risultato che attualmente convivono forze che sono in netta antitesi su molti temi: c’è chi vuole uscire dall’euro e chi sta nel Ppe, chi condivide le riforme istituzionali e chi le contrasta, addirittura chi sta al governo e chi lo ritene invece una iattura. E’ una torre di Babele”.

LE BASI PROGRAMMATICHE

L’appuntamento sarà incentrato su una triplice base programmatica: senso dello Stato, “che considero l’antidoto al populismo e alla demagogia”, e poi principi di riferimento ma politiche concrete per metterli in pratica. “Penso al patriottismo, che è concetto del tutto diverso dal nazionalismo, quindi alla coscienza delle radici e alla memoria collettiva: i valori unificanti di un popolo che sono il contraltare al pensiero unico dell’omologazione culturale. Passando per un’Europa che vada oltre i vincoli di bilancio e diventi protagonista di una politica estera e militare comune”.

VIDEO PALLONARO

Nel video relativo all’assemblea, realizzato dalla società barese Promostudio, Fini è un allenatore che insegna ai giovani calciatori come tirare un rigore. “La partita – dice nel video pubblicato su youtube, richiamando uno slogan di Fdi – si può perdere se la giochi a testa alta, senza secondi fini. Per tornare a vincere”.

CHI ADERISCE

La manifestazione si muove contando sulla rete di sostenitori che Fini ha ritrovato portando in giro per l’Italia il suo libro “Il ventennio”. Certamente presenti saranno l’avvocato Giuseppe Consolo, già deputato dal 2001 e senatore dal 2006, animatore della Fondazione Liberadestra e l’ex sottosegretario all’ambiente Roberto Menia, oltre al manager Pierluigi Scibetta. E ancora, dal Veneto i giovani ex di Fli capitanati da Veronica Rigoni e Matteo Zanellato, portavoce del Centro Studi Europa; dalla Calabria Fabiola Lucente coordinatrice regionale del CTIM, Michela Scaramuzza e Francesco Sposato rispettivamente coordinatori Fli di Cremona e portavoce di Fli a Cosenza; da Genova il gruppo ligure che fa capo a Giuseppe Murolo, Presidente dell’associazione politico culturale Tradizione e Libertà.

I FINIANI CHE SI SONO DEFILATI

Non ci saranno invece i finiani che hanno scelto altre strade come Giulia Bongiorno e Mario Baldassarri (impegnati in Italia Unica di Passera), Fabio Granata (approdato a Green Italia con Della Seta), Tito Salatto (socio fondatore dei Popolari per l’Italia di Mario Mauro), il “montiano” Benedetto Della Vedova sottosegretario agli Esteri, oltre che Aldo Di Biagio eletto all’estero e passato con i Popolari.


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