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Riforma della Curia, tutto rimandato all’anno prossimo

Alla fine, dalla quinta riunione del consiglio dei cardinali chiamati un anno e mezzo fa dal Papa a riformare la curia, non è uscito molto. Ci si attendeva una prima bozza della costituzione apostolica deputata a rivoluzionarie le strutture vaticane, invece bisognerà ancora attendere. E non poco. Padre Federico Lombardi, intervenuto a fine mattinata in Sala Stampa, ha infatti chiarito che è già stato delineato un calendario per i prossimi incontri: 15-17 settembre, 9-11 dicembre e 9-11 febbraio.

RIUNIONI PROGRAMMATE FINO A FEBBRAIO

Si andrà quindi all’anno prossimo e non è neppure detto che l’appuntamento di febbraio sarà l’ultimo. “Il passo è stabile ma ci vuole ancora tempo”, ha aggiunto Lombardi, smentendo che i lavori all’interno della consulta stiano subendo un rallentamento, magari per l’emergere di ostacoli imprevisti. Per la cronaca, va ricordato che lo stesso direttore della Sala Stampa aveva chiarito nei mesi scorsi che per la nuova costituzione si sarebbe dovuto attendere almeno il prossimo anno. E comunque, ha aggiunto, “non c’è nessun senso d’urgenza”, anche perché la mole del lavoro è considerevole e l’obiettivo non è di fare maquillage ma di riscrivere un nuovo testo, partendo da zero.

I TEMI ALL’ORDINE DEL GIORNO

Quanto ai temi trattati, in questa sessione l’attenzione dei nove cardinali (agli otto inizialmente nominati s’è infatti aggiunto in pianta stabile, per volontà papale, il segretario di stato, Pietro Parolin) s’è soffermata sulle competenze del Governatorato, sul ruolo e i compiti della Segreteria di Stato e sullo Ior. Riguardo quest’ultimo organismo, maggiore chiarezza sarà fatta la prossima settimana, quando in Vaticano terrà una conferenza stampa il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia che potrebbe avere un ruolo non di secondo piano nella ridefinizione delle funzioni dell’Istituto attualmente (e ancora per poco) presieduto da Ernst Von Freyberg.

LAICI E FAMIGLIA

Si è discusso anche sui dicasteri della curia, in particolare del futuro dei pontifici consigli per i Laici e la Famiglia, riflettendo sul “contributo e ruolo che deve essere svolto da laici, coppie di sposi e donne”. Nessuna decisione è stata prese, ha chiarito Lombardi, ma sono state “approfondite delle proposte che poi andranno inserite nel quadro complessivo della nuova configurazione della curia”.  “Uno scambio” d’opinioni nel corso delle riunioni s’è avuto anche in riferimento alle nunziature e alle procedure per la nomina dei vescovi. Tutti temi che andranno approfonditi nei prossimi mesi, dal momento che “non ci sono ancora testi da considerare bozze della nuova Costituzione, perché si procede con contributi ancora parziali, presentati generalmente da singoli cardinali incaricati di studiare un certo argomento”.

“DISCUSSIONI IN CLIMA FRIENDLY”

Tutto, a ogni modo, procede in modo soddisfacente, ha osservato il direttore della Sala Stampa, al punto che il “tono dei lavori è stato descritto come free, frank and friendly, cioè caratterizzato da grande libertà di espressione, sincerità e franchezza, cordialità e spirito amichevole”. Il Papa si inserisce nel dialogo con “naturalezza, favorendo il clima di libertà di espressione”.


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