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Amunì Sicilia, prove tecniche di Leopolda del centrodestra a Palermo?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Dalla voglia di riunire i moderati, senza nostalgie, nasce l’associazione Amunì Sicilia, Amunì – che in dialetto siciliano è un’esortazione ad andare avanti – acronimo di Associazione moderati uniti che mette insieme le esperienze e tanti giovani amministratori, nel tentativo di fare da pungolo a un centrodestra frammentato, al fine di trovare nuovi stimoli e rilanciare le politiche cattoliche liberali.

L’associazione promuove per il 19 luglio l’apertura di un laboratorio politico, un grande evento che si terrà nella prestigiosa Villa Filippina, sede dei più importanti eventi culturali a Palermo, le esperienze incontreranno le novità e si confronteranno sulla costruzione di una alternativa alla sinistra. Sarà il primo appuntamento di una serie di eventi pianificati, alla fine di questo percorso, avremo delineato una piattaforma programmatica di idee su cui fare le nostre battaglie in tutte le sedi, insieme a tanti giovani appassionati.

Essenziale sarà il coinvolgimento, anche attraverso il sito internet, www.amunisicilia.it, la pagina facebook e twitter, di tanti giovani amministratori, militanti o anche semplici appassionati, che saranno chiamati a dire la propria sui temi oggetto di specifiche tavole rotonde, i cui dibattiti saranno arricchiti dall’esperienza di politici più navigati e di tecnici e professionisti. Abbiamo avuto illustri adesioni, tra questi il Rettore La Galla, il Prof. Speranza (Pres. del Cinfai), il Prof. Micari, il Prof. Armao, il Prof. Matta, il Dott. Mineo (AD di Equitalia), l’economista Lelio Cusimano, il teologo Prof. Profeta, imprenditori come il Dott. Basile (Pres. Irfis ), la Dott.ssa Margherita Tomasello, il Dott. Diego Cusumano, il Dott. Dragotto e tanti altri che daranno il loro prezioso contributo di idee nel confronto coi tanti giovani sindaci, consiglieri comunali, che parteciperanno all’iniziativa con passione ed entusiasmo.

Verrà trattato il tema delle riforme istituzionali, quale assetto istituzionale immaginiamo per l’Italia; si parlerà dell’euro, con l’aiuto di un economista di spessore e con le idee scettiche dei no euro di Fratelli d’Italia, e ancora delle politiche di integrazione, multiculturalismo o difesa delle propria identità?

In maniera non clericale si discuterà di temi etici, eutanasia, aborto, adozioni, “genitore 1 e 2” e le problematiche dei LGBT, del sostegno alla famiglia e del quoziente familiare; con l’aiuto di alcuni imprenditori di successo che oggi creano lavoro si cercherà di capire come fare nuova occupazione, partendo dalla questione meridionale, esiste ancora? Si discuterà della riforma della giustizia, insieme a Magistrati e Avvocati, delle problematiche legate alla gestione dei beni confiscati e di legalità; della riforma del fisco e della pubblica amministrazione, dell’agricoltura, del turismo e dell’ambiente, dei fondi europei e della risorsa horizon 2020.

L’evento andrà in diretta streaming e avrà una finestra su Sky tg24, e vedrà la partecipazione di tanti giornalisti, tra questi Salvo Toscano che con Gabriella Giammanco e Saverio Romano presenteranno l’ultimo libro di Daniele Capezzone “Per la rivincita”; Francesco Verderami del Corriere della sera, ci aiuterà invece a fare la quadra sugli spunti che arriveranno dalle tavole rotonde insieme ai giovani leader del centrodestra come gli ex ministri On. Raffaele Fitto (FI), On. Giorgia Meloni (FdI), Sen. Gianpiero D’Alia (UDC), e il sottosegretario Sen. Simona Vicari (NCD), avremo anche il contributo dell’Europarlamentare On. Salvatore Cicu (PPE), e dei Senatori Enzo Gibiino (FI) e Antonio Scavone (GAL), in una giornata piena di appuntamenti interessanti cui hanno tutti aderito con entusiasmo.
Ma, ovviamente, Villa Filippina il 19 luglio sarà aperta a tutti.

Sarà una sorta di Leopolda di centrodestra? Se per Leopolda s’intende un laboratorio politico, una fucina di idee attraverso il coinvolgimento di tanti giovani amministratori e appassionati, la similitudine regge, ma se la Leopolda si riduce alla sola ansia di rottamazione, allora bisognerà operare dei chiari distinguo, innanzitutto perché il principio della rottamazione non ci appartiene culturalmente, ci è stato insegnato che dalle esperienze altrui c’è sempre da imparare, e poi perché riteniamo sia presuntuoso arrogarsi il diritto di poter rottamare qualcuno, diritto che semmai bisogna ridare agli elettori.

Il 40% del Pd non deve spaventarci, Renzi vince con meno voti, in termini numerici, presi da Veltroni quando perse; in buona sostanza la vittoria del Pd è frutto della sconfitta dei partiti di centro e di destra che non hanno saputo coinvolgere il proprio elettorato, per svariati motivi, un elettorato che non ha scelto diversamente, ma ha preferito non scegliere, rimanendo a casa. Quei voti sono lì, congelati, bisogna saperli riconquistare, dobbiamo avere la capacità di costruire un progetto credibile che possa entusiasmare un elettorato demotivato e dobbiamo farlo partendo dai nostri temi, dalle idee e dalla passione politica di tanti giovani.
Sarà possibile trovare un humus che favorisca, condizioni e promuova un’alternativa credibile al populismo di sinistra? Tanto entusiasmo e tante idee, diventeranno pensieri condivisi? Certi che si possa ripartire dalle tante cose che ci uniscono, piuttosto che soffermarsi sulle poche che ci dividono, noi ci proviamo, partendo dalla Sicilia.

#Amunì Sicilia, #Amunì Italia!

Giusy Savarino

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