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Tutti gli effetti in Italia delle sanzioni Usa contro la Russia

Crisi ucraina, da Washington e Bruxelles nuove sanzioni contro la Russia. Così come riportato ieri da queste colonne, una scheda informativa del Dipartimento di Stato Usa rivela l’appoggio del governo di Mosca ai separatisti filorussi. Per questo dalla Casa Bianca ecco arrivare nuove sanzioni destinate a colpire settori nevralgici dell’economia russa. Con riverberi specifici anche per l‘Italia.

CONTRO CHI
Tra le aziende colpite ci sarebbero l’industria della difesa e petrolifere, come Rosneft, Novateck, Veb (la banca di sviluppo statale) e Gazprombank, il braccio finanziario di Gazprom. Per l’Italia il tema è estremamente rilevante in quanto si presta ad una doppia lettura: politicamente rispetto alla posizione del ministro degli esteri Federica Mogherini, candidata italiana a “ministro degli esteri Ue”; ed economicamente in quanto tocca il nuovo partner di Tronchetti Provera in Pirelli, senza dimenticare la costante rappresentata da Gazprom.

SANZIONI
Dal momento che Mosca non ha adempiuto ai richiami internazionali l’Ue ha ritenuto di inasprire le sanzioni contro quelle «entità, incluse quelle russe, che sostengono materialmente o finanziariamente azioni che minano o minacciano la sovranità ucraina, la sua integrità territoriale o indipendenza». Previsti blocchi agli investimenti. Così recita il documento finale del vertice a Bruxelles. Inoltre entro la fine di luglio «il Consiglio adotti gli strumenti legali necessari ed individui una prima lista di persone o entità».

POLITICAMENTE
Quali saranno le conseguenze sul governo italiano e sulla candidatura del ministro Mogherini ad erede della baronessa Ashton? Una prima reazione di oggettiva ostilità europea che si è verificata sul nome della Mogherini può dipendere anche dalla non belligeranza che Roma ha manifestato a Mosca sul caso ucraino? Le prossime ore saranno cruciali non solo per i destini del nostro ministro degli esteri e per il jolly (Enrico Letta) fatto uscire ieri ad un certo punto delle trattative assieme a quello di Massimo D’Alema. Ma soprattutto per la complessiva stabilità politica di Palazzo Chigi.

ECONOMICAMENTE
In primis il nuovo corso di Pirelli. Solo una settimana fa erano sono state avviate le grandi manovre per l’ingresso di Rosneft nel capitale e nel consiglio del gruppo milanese. Secondo il cronoprogramma dei manager che hanno curato l’operazione, la fase finale, preceduta da una serie di assemblee intermedie, sarà conclusa con la cessione ai russi delle azioni Camfin in mano a Clessidra, Intesa e Unicredit. Oltre alle quote saranno ceduti anche sei posti nel board Pirelli ai rappresentanti indicati da Igor Sechin.

RIASSETTO
L’operazione sull’asse Milano-Mosca è stata il fulcro del processo di riorganizzazione complessivo del gruppo voluto da Tronchetti Provera in persona, dopo i passi indietro dei Malacalza e l’ingresso della famiglia Rovati, di Sigieri Diaz della Vittoria Pallavicini e del fondo Clessidra.

REAZIONE
Dura la replica di Mosca che definisce «inaccettabili» le nuove sanzioni e il presidente Vladimir Putin da Brasilia fa sapere che provvedimenti del genere solitamente portano con sé «un effetto boomerang e porteranno le relazioni tra Stati Uniti e Russia a un punto morto». E il ministro degli Esteri Sergheï Riabkov promette per tutta riposta misure “dolorose”.

CASA BIANCA
Secondo il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest “abbiamo detto da tempo che la mancanza da parte di Mosca di passi per allentare la tensione in Ucraina mette la Russia a rischio di un maggiore isolamento e di maggiori conseguenze economiche”.

twitter@FDepalo



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