Fino a qualche giorno fa Carlo Tavecchio era un completo sconosciuto, o quasi. È presidente della Lega Nazionale Dilettanti di calcio da 15 anni e ha una lunga carriera politica nella Democrazia Cristiana, sempre occupando incarichi nel mondo dello sport. Recentemente il suo nome è spuntato come candidato alla presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio, posto rimasto libero dopo le dimissioni di Giancarlo Abete a seguito della figuraccia della nazionale italiana nei Mondiali di calcio.
Ma la fama di Tavecchio non è dovuta alla possibilità di essere nominato nel ruolo di gestione più importante del calcio italiano. No. Tavecchio è sulle prime pagine dei giornali sportivi da qualche giorno perché durante un’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti ha avuto un’uscita molto polemica che riguarda un tema su cui combattono con particolare impegno le organizzazioni di calcio internazionale: il razzismo.
Durante l’intervento, molto apprezzato e applaudito, Tavecchio ha detto: “Le questioni di accoglienza sono un conto, le questioni del gioco sono un altro. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che “Opti Pobà” è venuto qua, che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”. A sua difesa Franco Carraro ha detto che Tavecchio non è razzista: “Andava a braccio, era molto emozionato”.
Scavando ancora, è spuntato un altro suo intervento infelice a Report, questa volta sulle donne: “Si pensava che le donne fossero handicappate rispetto al maschio, ma abbiamo riscontrato che sono molto simili”.
Oltre alla petizione su Change Italia “Tavecchio ritirati”, la rabbia e gli sberleffi della rete si sono fatti sentire. Il calcio italiano va rifondato, ma serve proprio Tavecchio alla presidenza della Figc per farlo?
E’ ufficiale: #Tavecchio è il Gasparri del calcio. Appena più intellettuale. Ma poco.
— Andrea Scanzi (@AndreaScanzi) 29 Luglio 2014
Tavecchio non è razzista, è il razzismo che è Tavecchio
— Michele Dalai (@micheledalai) 29 Luglio 2014
Riempirsi la bocca per anni dello “stile Milan” e finire a difendere #tavecchio. Raramente mi sono vergognato così del mio @acmilan
— orfini (@orfini) 29 Luglio 2014
Non dite a Tavecchio che il mio eroe era Banana Joe pic.twitter.com/f8BtlfRmOC
— SpazioNonDisponibile (@sdisponibile) 29 Luglio 2014
Adriano Galliani: «Confermiamo assolutamente l’appoggio a Carlo Tavecchio». Questo è il calcio italiano. E la colpa è di Balotelli?
— Marco Castelnuovo (@chedisagio) 28 Luglio 2014
Il caso Tavecchio e l’unica linea guida necessaria: non siate voi stessi, siate un po’ meglio.
— lasoncini (@lasoncini) 26 Luglio 2014
#Tavecchio si scusa anche delle affermazioni sulle donne nel calcio. “handicappate” è stata un’uscita infelice, intendeva dire “subnormali”.
— Sandro Veronesi (@SandroVeronesi) 29 Luglio 2014
Tavecchio pensava che le donne,nel calcio, fossero handicappate.Lo chiuderei 15 minuti in ascensore con la D’Amico munita di mazza chiodata.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 29 Luglio 2014
#stopatavecchio il nuovo dovrebbe essere rappresentato da un bolso razzista. Tavecchio a casa
— attilio gusmaroli (@attila47) 29 Luglio 2014
Voglio seriamente sperare che i presidenti di #SerieA non continuino ad appoggiare #Tavecchio ancora… Avanti #Albertini! #NOTav
— Nicolò Alzati (@NikAlzati) 29 Luglio 2014
