L’Europa avrà una nuova task force dedicata al cyber crimine. A gettarne le basi sarà un progetto pilota di sei mesi che prenderà via il primo settembre: J-CAT.
LA TASK FORCE
Dietro la sigla, acronimo di Joint Cybercrime Action Taskforce, c’è la necessità di unire le forze a livello comunitario ed extra-continentale per arginare la minaccia crescente di attacchi informatici a obiettivi sensibili del settore pubblico (reti e infrastrutture) e privato (spionaggio industriale).
IL BOARD
A guidare il programma sarà Andy Archibald (nella foto), vice capo della National Cybercrime Unit del Regno Unito, mentre il board sarà composta da figure di spicco dell’FBI, della NCA (National Crime Agency Uk), della tedesca BKA e dell’EC3, l’European Cybercrime Centre all’Aia che sarà anche la sede del J-CAT.
Cyber investigatori della polizia di tutta Europa – fra cui Austria, Francia, Olanda, Germania, Italia – risiederanno permanentemente nel centro, coordinando indagini con altri Paesi, tra cui Australia e Canada.
LE MINACCE DA CONTRASTARE
L’unità sarà incaricata di indagare su attacchi transfrontalieri perpetrati da botnet, trojan bancari e dalla darknet, la Rete invisibile di cui Archibald è uno dei massimi esperti (video in basso).
È stata proprio l’agenzia britannica ad annientare in un breve periodo due grosse minacce, lo Shylock Trojan e un mese dopo, a giugno, l’operazione Tovar contro i botnet CryptoLocker e Gameover Zeus. Da qui la scelta di unire gli sforzi a livello comunitario.
La supervisione del programma resterà infatti appannaggio dell’Euctf, la Task Force Europea contro il cybercrime dell’Unione Europea.
Propria Task Force europea criminalità informatica (EUCTF) dell’Unione europea – che comprende i capi delle unità di cyber-crimine da tutti gli Stati membri dell’UE, nonché Europol, Eurojust e la Commissione europea – sarà monitorare i progressi del pilota.
L’intervista di Andy Archibald alla BBC