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Come cresce la voglia di un patto multipartisan sull’economia

Servirebbe un “patto costituente tra le forze politiche e alla luce del sole” sulla finanza pubblica, scriveva ieri in un commento su Formiche.net Paolo Messa.

Oggi quell’idea si ritrova anche sul Foglio che lancia in un editoriale non firmato un “Nazareno economico”, cioè l’eventualità di estendere il patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che finora ha riguardato le riforme istituzionali anche all’economia. Due le aree individuate dal quotidiano diretto da Giuliano Ferrara su cui “lavorare assieme da subito”: il sistema tributario e quello giudiziario. Facendo valere il “principio secondo cui la ‘stato-assistenza’ deve riguardare solo le vere priorità sociali”.

Anche Renato Brunetta, capogruppo dei deputati di Forza Italia, oggi in un’intervista all’Avvenire, apre a questa ipotesi. Nonostante sia uno dei più feroci oppositori del premier e del patto sulle riforme tra lui e Berlusconi, l’esponente azzurro chiede a Renzi di venire in parlamento “a fare una grande operazione verità sull’economia”. E propone una “grande strategia di coesione nazionale su 3-4 punti chiave: piano per abbattere il debito pubblico, pagamento più accelerato dei debiti della Pa, misure choc sul lavoro. E magari apra davvero pure sull’elezione diretta del capo dello Stato. Se farà questo chi gli potrà dire di no?”, domanda Brunetta.

Il presidente del Consiglio dirà di sì?



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