Secondo voi quando intendono fare acquisti dove si recano le famiglie? In chiesa, in piscina, in palestra, nei circoli del Pd o a Palazzo Grazioli? Oppure frequentano i supermercati e i negozi? Se il presidente della Confcommercio (un’associazione che ha il polso della situazione visto che rappresenta gli esercizi), afferma che il bonus di 80 euro ha avuto un effetto irrilevante sui consumi, gli dobbiamo credere o no? La realtà è proprio questa: più di sei miliardi buttati al vento soltanto per tirare la volata a Pier Matteo Renzi Tambroni.
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‘’Vittime delle stragi. Renzi promette. L’Inps beffa’’. E’ il titolo dell’articolo con cui il Corriere (della Sera) di Bologna ha commentato lo stralcio, al Senato nel decreto Madia, della norma che avrebbe dovuto riconoscere dei benefici assistenziali alle vittime del terrorismo. La vicenda è nota: parlando in Comune a Bologna nella ricorrenza del 2 agosto il ministro Poletti aveva dato per conclusa l’operazione, poi sfumata due giorni dopo. Ma che cosa c’entra l’Inps ? L’Istituto di via Ciro il Grande si era limitato ad inviare alla Ragioneria Generale dello Stato, su sua richiesta, una relazione in cui veniva dimostrata l’inadeguatezza della copertura finanziaria individuata dalla Camera. Dove sta la beffa ?
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Carlo Tavecchio è un gaffeur. Ha evidentemente un debole per le battute infelici e politicamente scorrette. Così sta rischiando di giocarsi la presidenza della Figc a cui, invece, tiene parecchio. Eppure Pier Matteo Renzi Tambroni, che, quanto a gaffe, non è secondo a nessuno, rimane tranquillo a Palazzo Chigi.
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A Bologna sono stati scovati dalla Guardia di Finanza (dicono su input del Comune) ben 2.223 inquilini di alloggi Acer (ex case popolari) che hanno falsificato i redditi per pagare canoni di locazione inferiori. Non è Casta anche questa ?
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Nel secondo trimestre dell’anno in corso l’Italia è di nuovo in recessione. Lo ha certificato l’Istat. Vuol dire che faremo girare le macchine nelle officine con una copia della riforma Boschi.
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È merito di Daniele Franco e della Ragioneria generale dello Stato se il governo è stato costretto, al Senato, a stralciare gli emendamenti-canaglia sulle pensioni. Alla RGS, che ancora una volta ha garantito il rispetto delle regole di bilancio, il Paese deve una parte importante della sua libertà. Lo squallore e la vergogna di una Camera, che in materia di lavoro e di welfare, soffre di forti tensioni populiste in tutti gruppi (come faremo quando il Senato smetterà di aggiustare i guai combinati a Montecitorio?), si riassume interamente nelle dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia (colui che dovrebbe essere il primo custode dell’art. 81 Cost.) il quale si è permesso di chiamare ‘’burocrati che resistono al cambiamento’’ quei civil servant e quella istituzione che avrebbe avuto il dovere di difendere.