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I consigli (e le critiche) di Daniele Bellasio sulla Leopolda di centrodestra

Mattone dopo mattone, la Leopolda di centrodestra sta diventando realtà. Dopo l’idea e il vasto dibattito su Formiche.net, i preparativi sono in corso per realizzare a ottobre a Milano un evento che sappia mobilitare l’universo moderato alternativo a Matteo Renzi. Ecco allora che può essere utile qualche consiglio di comunicazione, e non solo, da parte di Daniele Bellasio, caporedattore del Sole 24 Ore che è stato tra i primissimi a parlare sul suo blog dell’iniziativa lanciata su Formiche.net, ribattezzandola “Leopolda Blu”.

LO SPIRITO GIUSTO
“Questi giovani e giovanissimi del mondo delle idee e delle iniziative politiche e culturali ma provenienti dal di fuori della politica tradizionale sono partiti nel modo giusto, spontaneamente con la richiesta di sottoscrizioni su www.contrattoperilcentrodestra.it. Renzi insegna, basta manovre dall’alto”, spiega il giornalista e social media manager del Sole 24 Ore, già vicedirettore esecutivo al Foglio.

IL NOME E LA FORMULA
Da ripensare invece il nome provvisorio scelto per l’iniziativa, #svegliailcdx: “Non funziona perché presuppone che il centrodestra ci sia, insieme a una parte di elettori che vuole svegliarlo. Il problema è che invece in questa fase il centrodestra non c’è. Esiste solo una lista elettorale che prende il 18% grazie alla presenza di Silvio Berlusconi, nonostante non possa essere candidato. Il nome dovrebbe dare l’idea di mettere in moto un processo di idee e persone che guardi al futuro, non al passato. Chi organizza questo evento non deve incalzare il centro-destra ma andare oltre”, suggerisce.

Bene la formula del barcamp, dice Bellasio, “perché tira fuori la voce delle idee. Renzi quando propone di dare 80 euro agli italiani dice una cose precisa, non una formula o uno schema politico che alla gente non interessa”. Giusto invitare gli esponenti degli attuali partiti ma in base a chi ha qualcosa da dire, fa presente il giornalista: “No al bilancino delle presenze in stile 3 di Ncd, 1 di Sc e 2 di FdI”.

LE IDEE
L’obiettivo della manifestazione, ha spiegato uno dei suoi principali animatori, il direttore editoriale di La Cosa Blu Lorenzo Castellani, è “rimettere al centro i princìpi che ne hanno fatto la differenza rispetto alla sinistra”.
Nessun valore non negoziabile però vale in politica secondo Bellasio, fermo restando che l’iniziativa è comunque da ricollegare all’identità storica e culturale del centrodestra: “Se io partecipassi al dibattito, proporrei di prendere alla lettera la famosa lettera della Bce dell’agosto 2011, quella che ancora oggi viene letta come un complotto contro il centrodestra mentre invece dovrebbe diventarne il programma: conti sotto controllo, privatizzazioni, liberalizzazioni, riforma del mercato del lavoro”.

LE PRIMARIE
Uno dei grandi temi dell’evento milanese di ottobre sarà quello delle primarie. Il caporedattore del Sole non ha dubbi: “Le buone idee vanno copiate. Il Pd si è inventato questo strumento che funziona. E quindi, fino a quando non ne inventeranno un altro più efficace, perché no? Come direbbe Churchill, ‘è il peggiore degli strumenti possibili per creare nuova classe dirigente eccetto tutti gli altri’”.


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