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Ecco le ultime manovre di Mario Mauro verso la Costituente popolare

Grandi manovre in casa popolare. Da una parte l’attivismo di Angelino Alfano e Lorenzo Cesa che hanno convocato per domani sull’economia una riunione congiunta dei parlamentari firmatari dell’appello “per una costituente popolare”. Dall’altro il fronte di Mario Mauro, leader dei Popolari per l’Italia, che ha dato vita, insieme a Maurizio Eufemi (Cdu), Ettore Bonalberti (Alef-Associazione Liberi e Forti) e Publio Fiori (Rinascita Popolare), alla Confederazione dei Popolari italiani, con l’adesione anche di Gianni Fontana, a nome dell’associazione Democrazia Cristiana, e Luigi Baruffi, della Federazione nazionale dei Partiti regionali Democristiani.

LA CONFEDERAZIONE DEI POPOLARI ITALIANI

Si tratta del punto di arrivo di un lavoro già avviato da tempo tra organizzazioni, associazioni e gruppi di ispirazione democratico cristiana e che vedrà nei prossimi mesi iniziative unitarie in tutte le regioni italiane; tappe in vista di un’assemblea dei popolari italiani da tenersi entro la fine dell’anno.
La confederazione è fortemente critica verso “l’ottimismo di maniera” rappresentato dal governo Renzi e verso “una maggioranza sempre più ridotta a un monocolore Pd”. In particolare, i popolari sottolineano “la rottura dell’equilibrio tra il ceto medio produttivo allo sbando e le classi popolari più direttamente colpite dalla crisi e il tentativo pericoloso sul piano della tenuta democratica del sistema risultante dal combinato disposto riforma del Senato e sistema elettorale”. Elementi che sono “assolutamente incompatibili con il patrimonio di interessi e di valori rappresentati da sempre in Italia dal movimento dei cattolici e dei popolari sturziani e de gasperiani”, fanno notare.

LA RIUNIONE CONGIUNTA DELLA COSTITUENTE POPOLARE

Una posizione molto più severa su premier ed esecutivo insomma rispetto a quella dei filogovernativi Ncd e Udc. Una posizione che Mauro avrà il compito di rappresentare in Parlamento e non solo, a partire proprio dalla riunione di domani sull’economia. Oltre all’ex ministro della Difesa, sono attesi all’hotel Flora in via Veneto Gianpiero D’Alia, Giuseppe De Mita e Antonio De Poli dell’Udc, Fabrizio Cicchitto, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello e Renato Schifani di Ncd e Andrea Causin di Sc. Sono loro alcuni degli oltre ottanta firmatari dell’appello per la costituzione di un gruppo unico in Parlamento, primo passo per un futuro partito unico che possa rappresentare il centrodestra 2.0 nel nome del Ppe.

L’INGRESSO NEL PPE E I RAPPORTI CON FORZA ITALIA

E a proposito di Ppe, il partito di Alfano ha appena incassato il sì per l’ingresso nella grande famiglia europea che vede al suo interno anche Forza Italia. Sarebbero proprio i rapporti con i cugini azzurri, dopo l’economia, il tema di un auspicabile confronto in casa popolare per trovare una posizione comune che al momento non c’è.


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