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Differenze e analogie nei video di Foley e Sotloff

James Foley e Steven Sotloff sono stati uccisi dai jihadisti dello Stato Islamico, decapitati e ripresi con una telecamera, usati per inviare un messaggio all’Occidente e in particolare a Barack Obama: le ingerenze americane in Siria, Irak e in tutto il Medio Oriente devono finire, dicono in sostanza i terroristi di Isis.

CHI ERA STEVEN SOTLOFF. TUTTE LE FOTO

IL VIDEO DI STEVEN SOTLOFF

Il video della decapitazione di Steven Sotloff è autentico. L’ha confermato la Casa Bianca attraverso un tweet pubblicato questa mattina dal National Security Council (NSC) di Obama:

 

Ma altri dubbi su quando sarebbe stato ucciso il giornalista non sono stati ancora fugati. Il New Yourk Times riporta le perplessità di esperti di antiterrorismo e intellligence secondo cui Sotloff sarebbe stato ucciso assieme a Foley, due settimane fa.

IL VIDEO DELLA DECAPITAZIONE DI JAMES SOTLOFF

IL MESSAGGIO A OBAMA

Si intitola “Un secondo messaggio all’America” l’ultimo video pubblicato dall’Isis in cui viene decapitato il giornalista Steven Sotloff. Come James Foley, anche Sotloff è vestito con una tunica arancione e, inginocchiato a terra, recita un messaggio diretto al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, reo – secondo i miliziani – di aver attaccato i jihadisti al nord dell’Irak e quindi responsabile – anche se indirettamente – della morte dei due giornalisti. E così riappare anche il presunto boia John dall’accento inglese, vestito di nero e con in mano un coltello, che si rivolge direttamente a Obama dicendo “sono tornato”. Non è chiaro, però, se il video sia stato girato nello stesso luogo in cui è stato ucciso anche James Foley.

CHI ERA STEVEN SOTLOFF. TUTTE LE FOTO

NUOVE MINACCE

Un altro uomo è ora nelle mani dei miliziani, Briton David Cawthorne Haines, un volontario britannico di cui si possono vedere alcuni fotogrammi nella parte finale del video, anche lui inginocchiato e vestito di arancione, viene indicato dai jihadisti come la prossima vittima su video.



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