Caos in Emilia Romagna: tiro a segno dei pm sui più importanti candidati del Pd nelle elezioni regionali del 23 novembre. Nello stesso tempo la ANM attacca con parole durissime le linee guida dei provvedimenti che il governo intende assumere in materia di giustizia. ‘’Comme était belle la République sous l’Empire!’’, dicevano a malincuore i repubblicani francesi dopo la caduta di Napoleone III e l’avvento, deludente, della Repubblica. Oggi tocca al Pd affermare: ‘’Con quanta cieca determinazione difendevamo, sempre e comunque, la magistratura quando i pm se la prendevano solo con il Cavaliere!’’.
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Si sono perse le tracce del decreto Sblocca Italia, pomposamente illustrato a suon di slide dal giullare di Palazzo Chigi lo scorso 29 agosto. Lo attendono con ansia e preoccupazione anche al Quirinale dal momento che, prima di approvi la firma, il presidente vuole compiere le necessarie verifiche. Con l’aria che tira, Napolitano teme che questi ragazzotti burloni gli combinino lo scherzo di fargli firmare una cambiale in bianco. I bene informati spiegano che l’intoppo sta nell’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio. La responsabile, facendo tesoro della sua esperienza professionale, ha deciso che, in attesa di far costruire a Palazzo Chigi un’aiuola spartitraffico, la precedenza debba essere data ai provvedimenti che provengono da destra.
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A potare il decreto Sblocca Italia sta provvedendo anche la benemerita Ragioneria generale la cui ‘’bollinatura’’ delle norme di spesa è indispensabile per consentire al Capo dello Stato di firmare l’atto. Si sa, questi ragazzi sono molto disattenti quando si tratta di trovare le coperture finanziarie. Così il provvedimento si sta ridimensionando giorno dopo giorno. Alla fine, non si chiamerà più ‘’Sblocca Italia’’, ma, al massimo, ‘’Sblocca Abbiategrasso’’.
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‘’Divorzio consensuale’’ tra Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo. Si sparano cifre favolose a proposito dell’importo dell’assegno divorzile. Ma per caso i due avevano contratto matrimonio all’estero?
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Anche Carlo Cottarelli sembra deciso a consegnare il lavoro che gli era stato richiesto e ritornare poi nelle istituzioni internazionali da cui proviene. A lui si addice l’apologo che nessuno è profeta in Patria. Non gli spetta la liquidazione di Montezemolo. Speriamo che almeno gli dicano grazie.
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Il governo non ne azzecca una, ma il consenso per Matteo Sancho Panza Renzi è in crescita. Noi italiani non saremo un po’ schizofrenici?
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Troverà Matteo Renzi il coraggio di affermare che l’Italia non è l’Iran, dove chi si candida a fare politica e a governare deve ottenere il nulla osta preventivo dagli ayatollah?
