L’ottimismo c’è ma meglio mettere le mani avanti. Ecco allora che da Chianciano, alla festa organizzata dall’Udc nel fine settimana, sono arrivati sì buoni propositi, grandi annunci e strette di mano per realizzarli. Ma anche i primi aut aut.
E’ il segretario stesso del partito, Lorenzo Cesa, in prima fila da mesi per la costituzione del partito unitario con Ncd, Popolari e parte di Scelta civica, a mettere ora Angelino Alfano di fronte a un’alternativa: “O il nuovo partito nasce entro la fine di settembre, un partito vero, o amici come prima e ognuno riprenda la sua strada”. E’ tutto pronto, non c’è altro da attendere, spiega Cesa che individua nella paura di andare controcorrente la frenata alfaniana: “Per noi questa è la strada da seguire, anche se qualcuno nel frattempo dovesse frenare e farsi prendere dalla paura. Oggi sembra quasi che il quadro attuale non potrà più cambiare: Renzi ha vinto, noi possiamo fare solo le ruote di scorta e sarà sempre così. No, non è così”.
Parole che sembrano riecheggiare quelle del presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia che in un’intervista a Formiche.net aveva chiesto un cambio di marcia a Ncd.
Anche Mario Mauro, leader dei Popolari per l’Italia, spinge l’acceleratore sul progetto: “La costituente popolare ha senso se fatta subito e se capace di far rivivere i nostri ideali. Tra i tanti annunci che si sentono e che aumentano la sfiducia, non possiamo permetterci annunci sul destino dei popolari italiani”.
Ma è davvero Ncd a frenare sulla Costituente popolare? In attesa di ricevere risposte di chiarimento da alcuni maggiorenti del Nuovo Centrodestra – sollecitati da giorni, invano, da Formiche.net – gli alfaniani si sono riuniti oggi a Palazzo Santa Chiara a Roma per la seconda direzione nazionale, dopo quella di luglio.
L’attenzione più che sulla Costituente Popolare sembra focalizzarsi su meriti e sfide di Ncd. Senza di noi non ci sarebbe il governo, ribadisce Alfano, che invita a non appiattirsi a un monocolore Pd. Bando ai vecchi rancori e sì all’alleanza con Forza Italia: “Siamo pronti a fare ripartire il nostro tavolo per dare il via a un centrodestra vincente già da queste regionali”, chiarisce. Ma non con la Lega, “brutta ed estrema destra”. E aggiunge: “Ovviamente c’è una clausola, speriamo che da parte dei nostri ex alleati di governo e forse futuri alleati ci sia il buon senso di riconosce la forza e la ragionevolezza del nostro movimento”.
Segnali distensivi verso i cugini azzurri anche nello schema di governo. Il coordinatore nazionale di Ncd Gaetano Quagliariello ha spiegato oggi dalle colonne del Mattino che il suo partito non sarà certamente contrario all’ingresso di Forza Italia nella maggioranza.
Costituente Popolare addio? Avanti con un’altra Casa delle libertà? Le risposte, magari, arriveranno nei prossimi giorni.