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La sindrome scissionista contamina il centrodestra

C’era una volta la sinistra con quella sua irresistibile tendenza a scindersi in mille rivoli, antagonisti l’uno dell’altro. C’era una volta il centrodestra con quel collante naturale chiamato Silvio Berlusconi che, a parte qualche eccezione, lo ha fatto marciare unito per un glorioso ventennio.

Oggi questa prospettiva sembra ribaltata. A sinistra è comparso un arrembante segretario Pd di nome Matteo Renzi che, nonostante qualche malumore, ha calamitato tutto e tutti a seguire la sua corsa (una corsa che ha portato il Pd al 40,8% alle scorse Europee). Dall’altra, in una destra disorientata da un leader di sinistra che conquista anche gli elettori moderati e da un Cavaliere, volente o nolente, in fase calante, è difficile tenere il conto di tutti gli sconvolgimenti, le declinazioni e i protagonisti che si intestano il futuro di quell’area.

Eccone una rapida panoramica:
Centrodestra n. 1 Forza Italia annaspa sul suo futuro e sembra prediligere l’asse con forze anti-europeiste come Lega Nord e Fratelli d’Italia. La successione resta un rebus con il leader storico che resta al suo posto e una parte del partito, capitanata da Raffaele Fitto, sempre più insofferente verso vecchi schemi e logiche dall’alto.

Centrodestra n. 2 Ncd, Udc, Popolari di Mario Mauro e parte di Sc lavorano fianco a fianco da mesi per costituire la Costituente popolare, un soggetto politico unitario nel segno del Ppe che possa rappresentare il futuro del polo moderato. Ma incomprensioni e divisioni raccontate da Formiche.net ne rallentano il percorso.

Centrodestra n.3 Giorgia Meloni e Matteo Salvini starebbero lavorando, secondo un’indiscrezione di Repubblica, a un partitone che possa raggruppare tutto ciò che sta a destra di Forza Italia e viaggia per il momento in ordine sparso, dalla Destra di Storace (che intervistato da Formiche.net ha detto di non saperne nulla) a Casa Pound.

Centrodestra n.4 I liberali in ordine sparso provano a ricompattarsi con azioni comuni, come la battaglia per la privatizzazione della Rai. Allo storico PLI, l’arrivo di Daniele Toto, ex Futuro e libertà, come coordinatore nazionale, ha fatto sorgere a qualcuno l’idea che possa favorire l’avvicinamento di Gianfranco Fini, deciso a tornare sulla scena politica.

Centrodestra n.5 Corrado Passera ha lanciato la sua Italia Unica a inizio giugno, manifestando la volontà di diventare l’anti-Renzi e una certa supponenza verso gli attuali protagonisti del centrodestra.

Centrodestra n.6 Anche Diego Della Valle starebbe pensando a una discesa in campo con una caratterizzazione fortemente anti-renziana. La conferma ufficiale non è ancora arrivata ma Mr. Tod’s non perde occasione mediatica per esprimere le sue idee e i suoi improperi verso il presidente del Consiglio.

Centrodestra n.7 Si chiama il “Partito della gente” il nuovo soggetto politico presentato da Sergio Marini, ex presidente di Coldiretti, venerdì a Roma. L’orizzonte è quello cattolico ma “inclusivo”, dicono dal suo staff, e l’idea è di una mobilitazione che parta dal basso, visto il fallimento di politica e partiti.

Più che un centrodestra, sembra una smoderata babele…


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