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Il dilemma virtuale di Cuperlo: Leopolda o Susanna?

Caro Padoan ti scrivo/ così mi lamento un po’/ Nei tuoi conti trovo/ una devianza che capire non so/ Ma al tuo presidente non gliene può/ Fregar di meno/ Alla Ue lui manda un twitter/ #Barrosostaisereno…..

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Se Katainen e Renzi giocassero ancora alla battaglia navale (l’età adatta l’hanno ambedue) il primo con le coordinate 22 orizzontale e 10 verticale (la data della lettera) avrebbe centrato subito un pezzo della portaerei dell’altro. Il commissario non è entrato nel merito del disegno di legge; si è limitato a definire ‘’significative’’ le ‘’deviazioni’’ rispetto agli impegni presi in precedenza dall’Italia sull’azzeramento del deficit e la riduzione del debito: in sostanza, si tratta dei presupposti su cui poggia la manovra.

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Vado alla Leopolda o alla manifestazione della Cgil? Mi si noterebbe di più se, essendo io cuperliano, andassi alla Leopolda a svolgere un intervento critico oppure se, come si aspettano da me, mi recassi a sfilare, in silenzio, con Susanna Camusso? Un bel rebus per un povero ex comunista, che, in passato, non si era mai sentito in colpa se il suo cuore batteva per Cgil.

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‘’Memento’’ per Papa Francesco. Il 29 maggio 1453 d.c. cadde Costantinopoli, ultimo baluardo dell’Impero romano che aveva governato il mondo per secoli. Eduard Gibbon, lo storico inglese che ci ha lasciato, nel XVIII, uno dei saggi fondamentali sul declino e la caduta dell’Impero romano, descrisse così i giorni che precedettero quell’evento: ‘’I cittadini accusavano l’imperatore per aver rifiutato ostinatamente di arrendersi al momento opportuno, prevedevano gli orrori della loro sorte e desideravano la tranquillità e la sicurezza della servitù turca’’.



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