Il partito all’americana sognato da Matteo Renzi sta diventando realtà. Domani e venerdì il Pd inaugurerà il primo esperimento di crowdfunding, con due cene di autofinanziamento al The Mall di Milano e al Salone delle Fontane a Roma. Solo l’inizio, dicono da Largo del Nazareno, di una campagna che si rafforzerà nei prossimi mesi per valorizzare il brand e rendere la “ditta” moderna e sostenibile.
Cinque invitati per ogni parlamentare: questa la sfida dei prossimi due giorni, che dovranno versare una quota minima di mille euro. Anche se alla vigilia dell’evento, le attese sono già state esaudite e il tesoriere del partito Francesco Bonifazi festeggia il superamento di un milione di euro raggiunto.
E’ l’occasione, dopo la Leopolda, per aggiornare la mappa dei tanti imprenditori che sostengono il presidente del Consiglio.
PARTECIPANTI E SPONSOR ALLA CENA
Tra i partecipanti all’happening democrat, vengono anticipati i nomi di Beniamino e Marcello Gavio a capo del gruppo attivo nel settore delle autostrade e delle costruzioni, Alessandro Perron Cabus, amministratore delegato degli impianti sciistici di Sestrière, Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, Valerio Saffirio, fondatore della società di digital design Rokivo, Pietro Colucci, presidente di una società che si occupa di energie rinnovabili, Kinexia.
Tra gli sponsor, l’acqua minerale Norda, i succhi di frutta Nestlé, i vini Allegrini e Ferrari (a Milano) e Santa Margherita e Bertani (a Roma), che portano tutti in dote l’appoggio convinto alla causa dei loro manager di riferimento.
I FINANZIATORI DELLA LEOPOLDA
Nuovi imprenditori che si vanno ad aggiungere a quelli renziani da sempre, come il fondatore di Eataly Oscar Farinetti o l’ex ad di Luxottica Andrea Guerra.
Nuovi volti che aumentano la folta schiera di finanziatori renziani conosciuti alla Leopolda. Basta dare un’occhiata alla pagina del bilancio della Fondazione Open, la cassaforte delle iniziative 100% made in Matteo, per sapere chi sono. Il più generoso verso l’amico presidente del Consiglio è Davide Serra, fondatore e ad del fondo Algebris, che ha versato 175mila euro. Seguono Guido Ghisolfi, proprietario dell’azienda chimica Mossi e Ghisolfi, e sua moglie, Ivana Tanzi con 120 mila euro.
LE IMPRESE
Grandi e piccole imprese figurano tra i donatori leopoldini. Si va dai 50mila euro della Gf Group, una grande azienda alimentare ligure, ai 20mila euro dell’azienda immobiliare Blau Meer srl o della torinese Simon Fiduciaria.
LE PERSONALITA’ DI RILIEVO
Si sono spese alla causa renziana anche personalità di rilievo come Guido Roberto Vitale, uomo noto della finanza milanese e in passato con sintonie vendoliane, e Renato Giallombardo, professionista esperto in fusioni, acquisizioni, operazioni di private equity.
I BIG DELLA MODA
Renzi attira anche i big della moda. All’ultima Leopolda, si sono visti il re del cachemire Brunello Cucinelli, il re del jeans, Renzo Rosso, patron di Diesel e di Otb, e anche il numero uno di Prada, Patrizio Bertelli.
LE NOMINE RENZIANE
Da segnalare, tra le donazioni per l’evento, i 10mila euro di Fabrizio Landi, imprenditore fresco di nomina in Finmeccanica. E i 250 euro di un altro nome gettonato per le future mosse nello scacchiere renziano (si parla della Rai), come Antonio Campo Dall’Orto, guida storica di Mtv.