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Ecco perché Corrado Passera punta sui sindaci

Matteo Renzi docet. La sua conquista prima del Pd e poi del Paese passa dal territorio, dai sindaci divenuti uno dopo l’altro, in parte, il suo esercito personale contro la nomenklatura imperante nel centrosinistra. Potrebbe essere questa lo schema che ispira anche Corrado Passera. Per diventare il leader del centrodestra – come spera da tempo il fondatore di Italia Unica – perché non travolgere Berlusconi, Alfano e Cesa di turno con l’ondata di energia e concretezza degli amministratori locali?

LA LETTERA
Ecco forse perché l’ex ministro ha deciso di prendere carta e penna e scrivere agli oltre 8mila sindaci italiani. Il primo cittadino, scrive Passera, rappresenta “sempre più la figura centrale nella gestione del nostro Paese. Sono i Sindaci che hanno saputo tenere unite le proprie comunità durante questa crisi profonda malgrado responsabilità sempre più gravose e risorse sempre più limitate”.

LA PROPOSTA
Con l’auspicio di poter instaurare con loro “un dialogo e un confronto costruttivo”, il leader di Italia Unica avanza anche un’idea concreta, e cioè l’elaborazione di una proposta di legge che possa correggere il patto di stabilità interno a favore delle città. Ai sindaci, secondo Passera, andrebbe data la possibilità di utilizzare liberamente gli avanzi di gestione e i proventi derivanti da dismissioni e di incassare direttamente il denaro proveniente dalle tasse comunali.
Una mossa che, raccontano ambienti vicini a IU, è anche una critica indiretta alla coppia Renzi-Delrio,  paladini del municipalismo, e all’Anci del neo renziano Piero Fassino, per aver siglato un accordo al ribasso per il territorio, seconda l’ex banchiere ed ex ministro.

LA SCOMMESSA SUL TERRITORIO
La lettera arriva dopo un lungo tour in giro per l’Italia in cui Passera, presentando il suo libro “Io siamo”, ha potuto creare nuovi contatti o rafforzare quelli già esistenti. In particolare, in questi mesi è cresciuto il feeling tra Passera e il sindaco di Verona Flavio Tosi.

IL FEELING CON TOSI
I due si sono incontrati pubblicamente due volte, l’ultima il 28 ottobre a Verona, ma il dialogo e i reciproci attestati di stima vanno avanti da mesi. “Da ministro Passera ha sempre mantenuto con noi sindaci rapporti istituzionalmente ineccepibili”, ha detto la scorsa settimana in un’intervista a Repubblica Tosi, difendendolo dagli attacchi del suo segretario Matteo Salvini. Si racconta che il sindaco sia ancora grato a Passera per aver sbloccato un problema di trasporto pubblico in città quando era l’ex capo azienda di Poste era ministro nel governo Monti. Ora che entrambi hanno ambizioni a livello nazionale, le prospettive sono cambiate.

I PROSSIMI PASSI
Quelle di Passera e di Italia Unica, dopo il tour “Io siamo”, prevedono un’assemblea che dovrebbe tenersi entro fine anno e una convenzione a gennaio 2015 per lanciare il partito vero e proprio e l’opa sul centrodestra, oltre a puntare sulle comunali.



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